“I nostri bambini sono il nostro futuro. Questo è il titolo che ho scelto per il capitolo del mio programma che riguarda le politiche dedicate ai servizi educativi e la dice lunga su quanto io ritenga centrale e importante questo tema. L’attenzione per l’infanzia e per i minori è un elemento fondamentale per definire la qualità della vita in un determinato territorio”.
Roberto Bozzi, candidato sindaco di Siena in Azione, risponde così alle sollecitazioni che in questi giorni arrivano dal mondo degli asili e della scuola.
“Ho visto i manifesti che sono stati affissi in città dal Comitato ‘SiAmo le scuole comunali’ – prosegue Bozzi – e voglio dire a questi genitori che sono assolutamente d’accordo sul fatto che l’amministrazione debba prestare la massima attenzione alla qualità dell’educazione e dei servizi nella fascia 0-6 anni. È stato ormai ampiamente dimostrato che i primi anni di vita sono cruciali per lo sviluppo delle persone ed hanno un impatto sulla vita adulta da un punto di vista sociale, economico e lavorativo. E io mi impegnerò in questa direzione.Per quanto riguarda la scuola noi intendiamo promuovere una nuova capacità progettuale dell’amministrazione, che sia in grado di dare impulso e coordinare tutti i soggetti coinvolti in campo educativo e scolastico (educatori, insegnanti e personale scolastico, dirigenti scolastici, genitori, associazioni), dando risposte ai bisogni dei bambini e delle famiglie partendo dal dialogo e dal confronto, che purtroppo sono mancati negli ultimi anni”.
“Lo stesso dialogo, apertura e collaborazione che è mancata nei confronti dei comuni contermini e che ha creato la situazione a dir poco discriminatoria delle tariffe maggiorate che sono costretti a pagare i genitori dei bambini non residenti nel comune di Siena per la mensa scolastica. Una delle tante fratture che questa amministrazione ha provocato con il suo atteggiamento arrogante e presuntuoso. Il nostro gruppo sta lavorando a una proposta che valorizzi l’attuale offerta pubblica – aggiunge Bozzi – interrompendo il processo di esternalizzazione nei nidi e scuole dell’infanzia e investendo sui servizi educativi comunali attraverso un progetto di avvio di un centro 0-6, che integra nella stessa struttura i percorsi educativi di questa fascia di età”.
“Il progetto “Scuola sul serio” prevede anche l’inserimento di educatrici madrelingua inglese e sviluppo di linguaggi artistici e musicali, educazione alimentare insieme a progetti educativo/assistenziali associati a centri diurni per anziani che consentano di creare una socialità ricca”, ha ggiunto.