“Cinque anni possono anche bastare” e quindi “torno a svolgere in via esclusiva il mio lavoro e la mia vita privata”. Con poche parole Luigi de Mossi ha annunciato che non si ricandiderà come sindaco di Siena alle prossime elezioni comunali.
Dopo i dubbi e le perplessità espresse dal centrodestra (addirittura con un documento che avrebbe chiesto di aprire una fase nuova dopo De Mossi nei giorni scorsi, ndr.) il primo cittadino ha scelto di chiudere l’argomento ricandidatura, tenendosi però aperta una piccola porticina: “Ringrazio chi mi chiede di proseguire ma la mia disponibilità è legata solo a casi estremi. Alla maggioranza che mi sostiene dico comunque: preferirei di no”, ha detto. “Il mio è stato un impegno e un sacrificio. Devo dire, con tanta commozione, che ho cambiato e ho lavorato per il bene della città”.
“Io sono un civico e non sono un politico. Oltre a essere civico sono un uomo libero e sono il fautore del mio destino – il sindaco ha esordito così – . Il mio incarico per Siena è stato un onore e un privilegio. Ed è stato un momento importante in anni molto complessi, i più difficili: quelli della pandemia, della guerra, della crisi economica, degli anni senza Palio”.
Quindi De Mossi ha parlato della sua vittoria elettorale nel 2018: “dopo un monopolio inadatto alla democrazia il sottoscritto ha cambiato le carte e ha portato a governare persone in passato messe da parte. Abbiamo segnato la storia della città ed abbiamo dimostrato come questo territorio non abbia bisogno di ammalati della politica”, ha proseguito.
Durante la conferenza il primo cittadino ha rivendicato poi il lavoro svolto dall’amministrazione auspicando un altro mandato di centrodestra che possa proseguire il lavoro svolto dalla stessa durante gli ultimi anni. “Le cose fatte – ha aggiunto- sono sotto gli occhi di tutti”.