Elezioni, De Mossi e il sermone come San Bernardino: “Santa Maria della Scala, il Comune detti la linea prima di affidarsi ai privati”

Sindaco sul Santa Maria della Scala parliamo di privati. Quale è la linea sottile che divide il suo invito a coinvolgerli rispetto alla sua campagna elettorale di cinque anni fa, quando ha fatto di tutto, e ci è riuscito, per farli fuori dall’ex spedale?

“La linea sottile è composta da quelle scelte amministrative che competono al Comune di Siena. Soprattutto in settori nevralgici come la cultura. Sono il Comune e la sua Fondazione che devono dettare la linea sulla cultura. Non ci sono problemi nell’affidare gli incarichi ai privati ma resta il fatto che palazzo pubblico deve avere la scelta amministrativa”.

Così è intervenuto Luigi De Mossi rispondendo ad una nostra domanda sull’argomento Santa Maria della Scala. Il tema dell’ex-ospedale è uscito durante una conferenza di dieci minuti che il primo cittadino stavolta ha tenuto da ‘libero cittadino’ (nonostante sia tuttora sindaco) , in corrispondenza della pietra  di San Bernardino, davanti al Gavinone, per sostenere Massimo Castagnini. Uno sgabello vicino alla pietra e lui, De Mossi, in piedi a parlare del candidato sindaco che appoggia, con la gestualità teatrale e romanzata cui ci ha abituati in cinque anni. Cinque anni che chiude conquistando la scena che fu delle orazioni di San Bernardino “ma non perché voglio essere fatto santo” scherza.

Durante il suo intervento il sindaco ha ricordato l’impegno della sua amministrazione per la città durante lo scorso mandato, un impegno che, a suo dire, può portare avanti solo Castagnini.

Intanto va avanti la campagna elettorale anche per gli altri candidati: Nicoletta Fabio continua a ricevere le visite ed il sostegno degli esponenti del governo. Oggi è stata la giornata del sottosegretario al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco che, accompagnato dagli onorevoli e colleghi di FdI Francesco Michelotti e Fabrizio Rossi e dai vertici del partito, ha tenuto un tour nel territorio comunale.

Il rappresentante del Viminale ha da prima visitato la caserma dei vigili del fuoco e poi ha fatto tappa nella questura di Siena. Successivamente, in piazza Indipendenza, si è tenuto il suo rendez-vous con la candidata sindaco della coalizione.

“A Siena c’ è una peculiarità molto significativa che dovrebbe essere modello per il resto d’Italia: l’interattività tra la centrale 118 e quella dei vigili del fuoco che permette maggiore operatività al servizio dei cittadini”.

KV

MC