Trasparenza, nomine e meritocrazia, partecipazione civica, politiche d’area vasta, turismo e cultura, scuole pubbliche e mensa, rifiuti e decoro urbano, scuole pubbliche e mensa, lavoro e sviluppo e opportunità per i giovani, ruolo del consiglio comunale.
Questi i nove punti del documento che il Polo Civico indirizzerà sia a Nicoletta Fabio che a Anna Ferretti in vista del secondo turno (come era stato anticipato su Siena News). “Siamo convinti – si legge – che la città abbia urgente bisogno di essere rilanciata e che la nostra comunità debba essere protagonista di questo progetto di rilancio e rigenerazione. Per questo, nella massima trasparenza e nel rispetto nei confronti di chi ha votato Polo Civico, chiediamo che sia espresso da parte delle due candidate sindaco al ballottaggio un impegno concreto e palese su alcuni temi e questioni che per noi sono rilevanti per il futuro della città”.
Trasparenza: il Polo Civico chiede “una rinnovata adesione alla carta di avviso pubblico”, mentre per il codice degli appalti la richiesta è che venga “riunito un tavolo tra Comune, imprese, sindacati e realtà associative per definire criteri che diano priorità alle realtà del territorio, a chi investe su contratti stabili di lavoro, sulla sicurezza e sulla formazione del personale”. “Va inoltre garantito l’accesso libero e gratuito agli atti dell’amministrazione pubblica, ai dati del Comune e dei soggetti da esso controllati. Chiediamo che siano applicati in tutti i settori i modelli “Open Data” e “Open Government” per favorire la conoscenza e la diffusione delle informazioni tra cittadini e imprese”, continuano dal Polo.
Nomine e meritocrazia: le nomine di competenza di palazzo pubblico ” devono essere effettuate seguendo modalità chiare e trasparenti. Saranno definiti i requisiti di accesso basati su curricula, esperienze e realizzazioni nei campi sottoposti a nomina. Tutti i nominati saranno valutati periodicamente nel loro operato, che si dovrà ispirare agli indirizzi che il consiglio comunale riterrà utile adottare. Esprimiamo massima contrarietà a qualsiasi riproposizione in qualsiasi forma di meccanismi di potere che hanno caratterizzato gli ultimi 5 anni e i relativi trasversalismi”, continua il documento.
Partecipazione civica: la partecipazione “deve essere un elemento distintivo e qualificante del metodo di governo, attraverso l’istituzione di una delega alla partecipazione e l’individuazione di percorsi aperti e strutturati, attraverso i quali la comunità si possa confrontare con gli amministratori e assumere ruoli attivi di coprogettazione e coprogrammazione”, si legge.
Politiche d’area vasta: palazzo pubblico “deve uscire dall’autoisolamento e tornare a progettare, insieme ai comuni del territorio, politiche di area vasta sull’urbanistica, le politiche abitative, la mobilità, i trasporti, energia, cultura e promozione territoriale”. Siena deve dunque “definire una progettazione urbanistica di area vasta che si basi sul consumo 0 di territorio e prediliga la ristrutturazione di contenitori vuoti o non utilizzati all’insegna della sostenibilità”.
Turismo e cultura: Per rilanciare il patrimonio senese “occorre istituire un distretto culturale evoluto che metta in rete le risorse, torni a far parte della Fondazione musei senesi, dia impulso alla redditualità privata, rimetta al centro il Santa Maria della Scala su modello della Fondazione Cini di Venezia e ritrovi forme di sinergia con Pinacoteca e Opera del Duomo. La cultura dovrò essere accompagnata da un rilancio del turismo consapevole e orientato a una permanenza media più alta attraverso una Fondazione pubblico – privata per gestire e promuovere la destinazione Siena con azioni di regia e governance del territorio e di destination marketing”, si legge.
Rifiuti e decoro urbano: “Lavorare con urgenza per riorganizzare la raccolta dei rifiuti nelle modalità e negli orari e definire un piano per il decoro urbano in tutti i quartieri che metta insieme cura degli spazi comuni, delle aree verdi e implementazione delle aree giochi per bambini e di socializzazione per i più anziani”.
Scuole pubbliche e mensa: per il Polo Civico occorre lavorare per “recuperare la tradizione di eccellenza nelle scuole pubbliche 0 – 6 anni, facendo tornare la gestione nelle mani del Comune, interrompendo le esternalizzazioni. Nel breve periodo sarà necessario ammodernare le strutture della mensa, investire sulla formazione del personale e fare bandi basati su acquisto delle derrate alimentari, ispirati a qualità e a scelta di prodotti a Km 0”.
Lavoro e sviluppo opportunità per i giovani: “Una particolare attenzione alla formazione di competenza del Comune che deve essere salvaguardata e potenziata; creare le condizioni perché si realizzino nuove opportunità di lavoro soprattutto per i giovani e perché la formazione sia un presupposto per allargare l’occupazione”, spiegano dal Polo Civico.
Ruolo del consiglio comunale: “Chiediamo che il sindaco e la giunta individuino come luogo privilegiato dell’impostazione, della discussione e della deliberazione degli atti il Consiglio Comunale come unico luogo di espressione della volontà popolare”.