Alcune liste elettorali raccolgono firme senza che ci sia una figura abilitata a svolgere la funzione di pubblico ufficiale vidimatore. La sottoscrizione dunque sarebbe irregolare. E questo fatto è stato segnalato a Emanuele Montomoli che vuole vederci chiaro e che nei prossimi giorni chiederà di fare accertamenti sulla vicenda.
“Buoni sì ma fessi no. Noi rispettiamo le procedure mentre altri non hanno fatto le cose in regola”, le parole del candidato sindaco che poi ha aggiunto: “Mi hanno attaccato per il mio ruolo di docente universitario e per quello Vismederi. Contro di me hanno presentato un esposto in Procura per la mia sede in Piazza del Campo ma noi siamo stati sempre ligi alla legge. Per altri candidati abbiamo invece ricevuto numerose segnalazioni di loro persone che vanno in giro a raccogliere firme ovunque”, ha proseguito il candidato.
Il fatto, ha spiegato Montomoli, sarebbe avvenuto a più riprese all’ospedale Le Scotte, fuori dagli istituti scolastici e nei gazebo.
In sostanza però, come ha spiegato il candidato, le firme avverrebbero in modo ‘selvaggio’, senza che di fatto si possa accertare l’identità del dichiarante secondo quanto prevede la norma di legge. “Addirittura alcuni cittadini hanno firmato inconsapevolmente sia per la mia lista che, successivamente, per un’altra. Non sanno che rischiano di doverne rispondere all’Autorità giudiziaria”, ha detto Montomoli.
“Il gesto dei miei avversari – ha poi proseguito -secondo me è stato compiuto in cattiva fede. Bisognerebbe quanto meno sapere quale siano le regole prima di candidarsi per le elezioni. Non è comunque una cosa da sottovalutare: se la Procura dovesse indagare fino in fondo sia i firmatari che i vidimatori rischierebbero multe molto pesanti”.
Katiuscia Vaselli