“I prossimi cinque anni di mandato dovranno essere propedeutici a completare la trasformazione del Santa Maria della Scala. Non dobbiamo però interpretare il complesso come una semplice sede museale che può ospitare convegni. Dobbiamo invece intenderlo come un polmone della città dove la cultura si fa a 360 gradi”.
Così in una nota il consigliere comunale e coordinatore provinciale di Forza Italia Lorenzo Lorè. “Ecco perché -aggiunge-in futuro sarà necessario ragionare seriamente sulla collaborazione tra il Santa Maria della Scala e le due Università cittadine. Occorre dunque mettere ancor di più sulla stessa lunghezza d’onda il museo con i due atenei, ragionando sul come organizzare specifici percorsi di formazione e di studio per gli studenti. Un esempio su tutti è la scuola di restauro di cui si parla da tempo e che deve finalmente camminare sulle sue gambe. Il Complesso inoltre dovrà essere sempre di più luogo d’incontro tra sinergie pubbliche e private che unite siano capaci di attrarre quelle competenze necessarie per rendere l’ex ospedale un contenitore culturale di grande respiro”.
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