“La priorità è che il centrodestra sia unito nell’interesse e per il bene di Siena. Non sapevamo niente, personalmente ho appreso la notizia dai giornali. E’ noto che lo statuto della Lega preveda che i nostri militanti non appartengano alla massoneria, tuttavia Emanuele Montomoli non è un nostro militante. Sulla base di ciò che verrà espresso anche dagli altri partiti, valuteremo il da farsi”. Lapidario ma lontano da equivoci il pensiero di Luca Baroncini, commissario regionale della Lega, sulla vicenda che negli ultimi giorni ha conquistato (inspiegabilmente) i titoli dei giornali nazionali: il candidato civico Emanuele Montomoli, appoggiato nella corsa alle elezioni amministrative di maggio dai partiti di centrodestra, ha dichiarato di appartenere alla loggia massonica di Montaperti.
Se in un primo momento avremmo potuto comprendere l’imbarazzo della Lega, dato che nello statuto è chiaro che i militanti del Carroccio non possano essere iscritti alla massoneria, rimane il dubbio sicuramente sull’atteggiamento di Fratelli d’Italia che, utilizzando un’espressione puramente massonica rimane “in sonno”. Nessuna risposta in merito alla vicenda, se non che si attendono decisioni dai vertici nazionali. Vero che la destra storicamente è sempre stata avversa alla massoneria, eppure non c’è traccia alcuna nello statuto (a differenza del Movimento sociale italiano che invece lo prevedeva chiaramente nei capitoli statutari).
Che cosa sta succedendo allora, sull’asse Roma – Siena? Quale la riflessione in corso, laddove gli alleati – pur comprendendo la posizione – auspicano la compattezza della coalizione e un dialogo con Montomoli che porti a una soluzione chiara e positiva per tutti? Anche perché, in caso contrario, la corsa elettorale per il centrodestra a Siena si farebbe tutta in salita con forte pendenza. Ad ora sappiamo solo dell’incontro che si sta svolgendo in questo momento tra il braccio destro della premier Meloni, onorevole Giovanni Donzelli, e il deputato Francesco Michelotti. Tuttavia, quello che appare ancora più strano è che dai partiti non ci sia stata una stretta intorno al candidato ma che rimanga questo silenzio che non lascia dubbi sul fatto che tutti stiano aspettando una decisione da Roma, da FDI che ora si trova a dover rattoppare un falso problema. Una situazione che guarda in faccia in primis l’onorevole Francesco Michelotti. Perché il “problema”, se così si vuol chiamare, riguarda Siena e forse Giorgia Meloni potrebbe indicare alla fine proprio il fresco eletto deputato Michelotti come candidato sindaco. A Siena è uscito già anche il nome di Riccardo Pagni, nuovamente, ma qui entra in ballo anche un patto tra gentiluomini avvenuto mesi fa tra lo stesso Pagni e Fabio Pacciani: non spaccare la Contrada del Bruco con due candidati sindaco in corsa. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. Anche perché si vocifera anche di un ritorno di FDI su De Mossi, forse per convogliare l’elettorato su Castagnini.
“Mi rendo conto e capisco la posizione di Fratelli d’Italia – commenta la deputata di Forza Italia Chiara Tenerini – ma non comprendo l’iter perché si può sempre trovare una sintesi anche con il candidato. Ritengo opportuno provare a percorrere una strada, pur non volendo entrare nel merito delle decisioni, qualsiasi esse saranno, di FdI. Prima di parlare di eventuale altra candidatura o mettere in crisi la coalizione o rischiare di compromettere un percorso, tentiamo la strada del dialogo. Sul silenzio di questi giorni, tuttavia, credo che sia meglio attendere per vagliare al meglio tutte le situazioni piuttosto che fare scelte affrettate”.
“Nessun dubbio su Emanuele Montomoli – è il commento delle deputata di Forza Italia e vice coordinatore regionale azzurra, Erica Mazzetti – , noi siamo liberali in tutto e per tutto, basta andare su internet oggi per verificare tutto su qualcuno e io stessa l’ho fatto con Montomoli prima di conoscerlo. Del resto, in tutti i partiti o liste, a controllare bene, si possono trovano persone iscritte alla massoneria. Rimango dunque ferma nella mia posizione e so che Forza Italia non ha tolto l’appoggio che aveva dato al candidato, per noi rimane tutto invariato. Il candidato Montomoli è stato deciso dalla colazione di centrodestra, tutti insieme, quindi per me possiamo andare avanti senza fare politica con il retropensiero perché parlano i fatti. Se mai arriverà un ritiro della candidatura, ne parleremo ma non mi pare che questo sia accaduto”.
C’è solo una certezza che si sostituisce a quelli che finora erano dubbi avanzati forse perché fossero esorcizzati: questa campagna elettorale fa acqua da tutte le parti. Proprio da tutte. E a farne le spese è solo e soltanto Siena.
Katiuscia Vaselli
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