Il confronto tra i candidati sindaco organizzato da Canale 3 Toscana sarà ricordato per il botta e risposta con toni decisamente accesi tra Fabio Pacciani e Anna Ferretti.
Se infatti durante una buona parte del dibattito gli avversari hanno mantenuto tra loro un atteggiamento conciliante – fin troppo, rischiando di far addormentare il pubblico – , è stato lo screzio tra l’uomo del Polo Civico e la candidata del centrosinistra che ha scaldato gli animi.
Ferretti, durante un suo intervento, ha ricordato il suo ruolo nel mondo del sociale . Un mondo che, secondo lei, comporrà una parte del suo elettorato. Tale affermazione non è andata giù a Pacciani che ha giudicato “scorretto” l’atteggiamento tenuto dalla rivale, ricordando inoltre come lui non rivendichi le sue esperienze passate nella contrada del Bruco e nel Magistrato delle Contrade.
“Qualche settimana fa sono andato a parlare con una realtà del mondo del terzo settore che aveva lanciato un appello. Poi però ho scoperto che la stessa realtà stava aiutando Ferretti proprio durante la campagna elettorale”, è il climax dell’attacco di Pacciani che ha fatto riferimento alla lettera che il Consorzio Arché ha inviato ai propri associati consigliando di sostenere la candidata del centrosinistra.
La replica di Ferretti non si è fatta attendere. E l’accusa mossa a Pacciani è stata quella di “chiedere le firme direttamente nelle chat delle contrade”.
Questo in sostanza il momento più caldo di un confronto che comunque, nonostante la lentezza, ha donato molti spunti di riflessione. A partire sin dall’inizio con la stessa Ferretti che ha punzecchiato Massimo Castagnini chiedendo di rivedere la struttura della Fondazione Santa Maria della Scala. “L’idea della Fondazione arriva dal 2010 – la risposta di Castagnini -. De Mossi l’ha resa concreta e questa rimane un’idea strategica importante. Ritengo comunque che il Santa Maria debba essere un museo dinamico e non statico”.
“Che ministri porterei a Siena? Quello del turismo e della cultura ”, è l’incipit del primo intervento di Nicoletta Fabio, incalzata dai giornalisti Pino Di Blasio e Aldo Tani sulla sua vicinanza politica al Governo. “Chiederei ai due ministri politiche nazionali per Siena. E chiederò anche un intervento di Anas e del ministro di competenza per migliorare le nostre infrastrutture”.
Emanuele Montomoli non batte il ferro sui temi a lui cari, come quello delle scienze della vita, ma stavolta è intervenuto su argomenti come quello del disagio abitativo per gli studenti universitari. E quando gli chiedono chi sosterrà in caso non andasse al ballottaggio ha affermato che darà “libertà di voto ai suoi elettori” ma che lui personalmente andrà a cercare Roberto Bozzi di Azione.
Proprio Bozzi è intervenuto con un suo leit motiv elettorale, tornando a chiedere un maggiore impulso dell’amministrazione per “le infrastrutture come la Cassia” e per rilanciare “l’Enoteca italiana” che deve essere, per lui, un contenitore delle eccellenze del territorio.
Giovani tra i temi affrontati da Alessandro Bisogni, di Siena Popolare. “Serve programmazione. Riportiamo i Cag nelle periferie per aiutare i nostri ragazzi a tornare a vivere la quotidianità”.
Interessanti e concrete le domande che sono state affidate ai rappresentanti delle associazioni di categoria: tra queste, tra l’altro, c’è stata quella di Daniele Pracchia, Confocommercio, che ha chiesto ai candidati cosa intendono fare una volta scaduta la concessione di suolo pubblico per gli esercizi commerciali. Simone Solfanelli, direttore di Coldiretti Siena, ha chiesto invece se c’è l’intenzione di portare l’agroalimentare di qualità del territorio nei menù delle mense comunali. Domanda su Tls e Biotecnopolo infine per Fabrizio Landi, presidente della sezione senese di Confindustria Toscana sud,
Resta comunque valida l’idea che abbiamo da tempo: scarsità di contenuti e mancanza di programmi concreti, l’idea che i senesi voteranno la persona forse, non il programma. Davvero poco rimane da un confronto come questo, quando mancano due mesi alle elezioni.
Solo una cosa ci allieta: l’attesa dei nuovi post sulla pagina facebook di Siena Meme Express, unico dettaglio degno di nota in una campagna elettorale triste e vuota. Almeno si ride.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi