Elezioni, SiAmo Siena: “Nostra debacle dovuta alla scelta di candidare Castagnini, al ballottaggio non diamo indicazioni di voto”

Il voto del primo turno ha dato “un riscontro deludente, per noi e per tutta la coalizione e dietro alla debacle c’è “la scelta di un candidato sindaco decisamente sbagliato: unico candidato sindaco ad avere un riscontro di consensi molto più basso della somma delle liste”.

Lo si legge nella nota del direttivo di SiAmo Siena che con Massimo Castagnini ci è andata giù pesante. Castagnini, si legge ancora, è l’ “unico candidato sindaco ad avere un riscontro di consensi molto più basso della somma delle liste. A dirla tutta, costui non solo ha rappresentato una delusione politica, ma anche umana. I nostri candidati si sarebbero attesi almeno un “Grazie!” ed invece hanno dovuto assistere ad un ridicolo e disperato balletto, messo in atto da Castagnini per cercare di prendere le distanze proprio da coloro che gli permetteranno di sedere in consiglio comunale… In pochi giorni abbiamo capito la vera natura dell’individuo in questione, natura che evidentemente in città in molti già conoscevano”.

“A questa grande delusione si sommano le altre: i salti da destra a sinistra di alcuni alleati, pur di avere un accordo a tutti i costi, l’avvicinamento a sinistra di altri che per anni hanno gestito la città a fianco del centrodestra oltre a casi di individualismi compulsivi. In questo quadro schizofrenico SiAmo Siena, armata di umiltà e soprattutto dignità, dopo aver visto la coalizione e le sue idee sciogliersi come neve al sole, prende le distanze da tutti i vari balletti e moti protagonistici e lascia piena libertà di voto ai propri candidati ed al proprio elettorato- recita il teso della nota-. Non dare indicazioni di voto non significa non proseguire nel proprio percorso politico, difatti, contestualmente, il nostro sodalizio rilancia la sfida politica e sociale per il futuro della città garantendo il massimo dell’impegno alle centinaia di senesi che hanno dato la propria fiducia, ringrazia per aver creduto nelle persone che siamo”.