Sia al Senato che alla Camera Siena è contendibile. Lo rileva un’analisi che l’Istituto Cattaneo ha fatto su quello che potrebbe essere il risultato del 25 settembre.
Ai nastri di partenza del report dell’Istituto si profila un’ampia vittoria della coalizione del centrodestra che potrebbe aggiudicarsi 117 dei 200 seggi (pari al 58,5%) del Senato e 228 dei 400 seggi (il 57,0%) dei seggi alla Camera.
Dopo il sì al referendum del 2020 Siena, nelle mappe dei collegi, rientra nello 01 al Senato, insieme alle province di Arezzo e Grosseto, e nello 01 alla Camera, insieme a Grosseto. E in tutti e tre i territori della Toscana meridionale non risulterebbe favorita nessuna delle tre coalizioni ipotizzate dall’Istituto Cattaneo: centrosinistra, centrodestra e M5S.
Intanto a livello locale i partiti vanno avanti con le loro strategie in vista della tornata di inizio autunno. Poco fa, in un lungo post sui social, il segretario provinciale del Pd ha annunciato la sua indisponibilità a candidarsi.
“Circa otto mesi fa io ho chiesto alle iscritte e agli iscritti del Partito Democratico della Provincia di Siena di darmi fiducia per essere nuovamente il loro segretario. E loro lo hanno fatto”, esordisce così l’esponente dem che poi ha spiegato le sue ragioni: “Quando questo succede, con quelle persone (tutte, anche quelle che non ti hanno votato) stringi un patto e contrai un debito, che va pagato nel tempo. E’ troppo presto. So che molti saranno delusi da questa mia scelta, qualcuno penserà anche che io sia il capo supremo dei fessi, ma io sono profondamente convinto che oggi il mio posto è qui, dove mi hanno voluto le compagne e i compagni, le amiche e gli amici, a garantire, anche con questa mia scelta, un’unità di un Partito che mai come in questa fase è un bene prezioso”.