Mentre l’emergenza sanitaria da Covid-19 sta gradualmente scemando, gli episodi di violenza domestica sono aumentati, inaspriti a volte dal contesto creato dalle misure di prevenzione e contenimento del contagio, seppur previste per obbligo di legge e inevitabili per uscire dalla pandemia.
Per questo, la Rete aziendale Codice Rosa della ASL Toscana Sud Est si è attivata potenziando l’impegno nella tutela delle vittime di violenza domestica nella complessa cornice del distanziamento sociale, intuendo da subito che la convivenza forzata e l’isolamento dei nuclei familiari avrebbero determinato l’acuirsi delle situazioni di conflittualità e violenza già esistenti o lo svilupparsi di nuove criticità intra-familiari, rendendo in ogni caso più difficile per la vittima ed eventuali suoi figli sottrarsi al maltrattante.
Le azioni messe in atto hanno avuto lo scopo di alleggerire e agevolare ulteriormente le diverse fasi di presa in carico della vittima di violenza (trasporto, alloggio, ecc) e della catena di tutela, garantendo il pieno rispetto delle misure cautelative in atto.
Per assicurare un sostegno costante è stato attivato un numero dedicato e un servizio di reperibilità telefonica h24. Sulla base delle segnalazioni ricevute, sono state elaborate delle FAQ, pubblicate sul sito aziendale e schematizzate in seguito in una locandina da distribuire sul territorio della Sud Est, nei punti nevralgici sia istituzionali che di frequentazione, come supermercati, farmacie e diffusa attraverso siti web e social media. Il lavoro svolto dalla Task Force della Sud Est è stato ripreso a livello regionale.
Con il progetto “ CR20_covid19”, la Task Force codice rosa, coordinata da Vittoria Doretti, mira nello specifico a supportare in tempo di Covid, attraverso specifica procedura, gli operatori sanitari del Dipartimento di Emergenza Urgenza dei Pronto Soccorso e del 118, attivando direttamente i servizi socio-assistenziali coinvolti ed i centri antiviolenza per la successiva fase di presa in carico territoriale.
“Il lavoro fatto in questi mesi è stato importante e impegnativo – afferma la dottoressa Vittoria Doretti, direttore UOC Promozione ed etica della salute e referente Rete Regionale codice Rosa – Ringrazio il gruppo Codice Rosa, compreso il personale amministrativo e le colleghe dei Servizi sociali, che con noi assiduamente collaborano. Fondamentale è stata la Cabina di regia regionale e in particolare tutte le operatrici della Rete regionale dei Centri antiviolenza. Con l’abnegazione di tutti, siamo riusciti a sviluppare un processo virtuoso di presa in cura che ha garantito una risposta efficace al problema della violenza, soprattutto domestica, anche nell’attuale stato di emergenza sanitaria”.