Via libera da palazzo pubblico alla procedura di acquisizione di Enoteca Toscana.
Il Comune, per portare avanti l’operazione, ha impegnato poco più di 19mila euro e confermato la spesa di 5500 euro come deposito cauzionale che sarà imputato all’acquisizione del marchio.
L’operazione di Enoteca Toscana sarà ricordata come ultima eredità del mandato De Mossi visto che la scelta di designare l’amministrazione come acquirente, da parte del liquidatore generale Raffaele Susini, arrivò agli inizi di maggio 2023 e quindi nelle ultime ore del precedente governo cittadino.
Adesso spetterà invece all’amministrazione Fabio dare corpo ad un progetto di sviluppo che favorisca ricadute occupazionali, sociali, economiche e culturali per la provincia di Siena e favorire le politiche d’occupazione su Enoteca Toscana: questi due elementi erano previsti nel punteggio d’aggiudicazione della manifestazione d’interesse.
Tre erano i marchi andati all’asta: oltre ad Enoteca Toscana c’era Viniadi, che se lo è aggiudicato Tenute Piccini, e Enoteca Italiana che è andata ad una rete di imprenditori coordinata da Elena D’Aquanno.
Tra l’altro proprio Enoteca Italiana, in un post sui social, ha salutato il 2023 giudicandolo come “anno della rinascita formale” ed ha dato il benvenuto al 2024 che sarà, si legge, “l’anno della rinascita nei fatti”.
“La tradizione vuole che per la fine dell’anno si gettino cose vecchie, simbolo di un passato da mandare in archivio. Per quanto ci riguarda sono gli errori commessi nella gestione dell’ente, mentre ci teniamo ben stretto il patrimonio storico, culturale, sociale di una realtà che, nonostante tutto, conserva il suo fascino e rappresenta un tassello importante dello splendido mosaico che è Siena”, si legge ancora.
MC