Qualche giorno fa una giovane donna, ricoverata la sera prima per essere tenuta in osservazione in ospedale a Siena, nel reparto di Ginecologia e Ostretricia al quarto lotto del policlinico delle Scotte, è stata derubata del portafogli che si trovava nella borsa riposta nell’armadietto chiuso a chiave della stanza che le era stata assegnata.
Ancora scioccata per i fatti avvenuti in ospedale, la giovane racconta come sono andate le cose lunedì scorso: lei in sala operatoria, gli sciacalli intanto si sono approfittati e le hanno rubato tutto ciò che aveva. Un valore affettivo oltre che economico.
Mentre la giovane era in sala operatoria per essere sottoposta ad un intervento chirurgico “alcuni ignoti sono entrati nella stanza di degenza, dove al momento non c’erano altri ricoverati e, forzando l’armadietto chiuso a chiave, hanno rovistato tra gli oggetti che qui erano custoditi e hanno rubato il portafogli nel quale, oltre ai documenti alla carta di credito e a denaro contante, avevo riposto la fede nuziale ed un paio di orecchini, avendo saputo di dover essere sottoposta ad intervento chirurgico nell’arco di poche ore”.
Un’ora di tempo, tanto è durata l’assenza della ricoverata, è stata sufficiente per entrare nella stanza indisturbati, forzare l’armadietto, rovistare in una borsa ed impossessarsi del portafoglio, compiere lo spregio di gettare alcuni indumenti sotto l’armadietto ed uscire indisturbati dall’ospedale, senza che nessuno si accorgesse di nulla.
L’episodio è stato, come è ovvio, oggetto di denuncia anche se la derubata dispera di riuscire a recuperare qualcosa.
La donna però ci scrive perché desidera però condividere questa sua esperienza negativa, avvenuta peraltro in un triste momento personale, per allertare chi, come lei, dovesse in futuro avere necessità di cure o ricovero non programmati, tali cioè da non avere il tempo (né la razionalità emotiva) di porre in essere misure di tutela straordinarie.