Mercoledì prossimo 11 dicembre sarà giornata di lutto regionale per le vittime dell’esplosione avvenuta questa mattina nel deposito carburanti Eni a Calenzano.
Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al termine della riunione odierna di giunta. “Le bandiere degli edifici della Regione saranno esposte a mezz’asta per l’intera giornata e verranno listate a lutto”, ha spiegato Giani, dopo aver invitato gli enti locali e agli enti decentrati dello Stato aventi sede in Toscana ad aderire alla giornata di cordoglio.
Il bilancio, per il momento, parla di di due morti, ventisei feriti e tre dispersi. Secondo una prima ricostruzione, l’esplosione sarebbe avvenuta a seguito della perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti, si apprende dagli inquirenti. L’area è stata posta sotto sequestro.
“Sarà aperto un procedimento penale per appurare eventuali responsabilità”, ha scritto in una nota il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli dopo un sopralluogo.
“La situazione è sotto controllo, i Vigili del fuoco hanno fatto un lavoro imponente, evitando altre conseguenze. Sono state spente le fiamme evitando che ci fossero contatti con i depositi di carburante. I depositi sono rimasti intatti, altrimenti l’esito sarebbe stato ancora più drammatico”, ha fatto sapere il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
“Basta morti sul lavoro”: dicono Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze, che hanno proclamano lo sciopero generale provinciale di 4 ore in una zona di Calenzano da definire per la giornata di mercoledì 11 dicembre.
Possibile anche la partecipazione dei sindacati senesi, visto il fronte comune che a livello regionale si è formato per affrontare le varie criticità sul lavoro.
Cgil e Uil, insieme alla Cisl fiorentina esprimono “dolore per la tragedia, cordoglio per le vittime, vicinanza ai feriti e ai familiari, gratitudine verso i soccorritori, oltre a tanta rabbia per quello che è successo; siamo di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro con dimensioni e risvolti ancora da capire su vari fronti”, si legge in una nota.
Sull’accaduto, come logico, è intervenuto il mondo delle istituzioni. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per avere informazioni sui feriti, per portare la solidarietà alle famiglie delle vittime e per ringraziare i soccorritori che sono intervenuti con grande professionalità.
Anche il premier Giorgia Meloni ha espresso “il più sentito cordoglio per le vittime, la vicinanza ai feriti e alle famiglie colpite e il ringraziamento a quanti si stanno prodigando nei soccorsi”.
Il sindaco della cittadina Giuseppe Carovani e l’amministrazione si sono detti ” vicini alle famiglie delle vittime e alle persone ferite” e hanno deciso di dichiarare lutto cittadino di due giorni in segno di rispetto.
Solidarietà espressa anche dal Comune di Siena, con il sindaco Nicoletta Fabio e l’amministrazione che rivolgono “un pensiero accorato nei confronti dei soccorritori, impegnati in queste ore nel difficile compito di dare speranza e conforto”.
Davanti ai cancelli della Beko il segretario del Pd Elly Schlein ha chiesto “un forte applauso di solidarietà per Calenzano, per quello che è accaduto”.