Sette arresti per atti intimidatori, estorsioni, incendi e furti in abitazione con una serie impressionante di reati che ha permesso di ricostruire un complesso puzzle. Sono questi i risultati dell’indagine dei carabinieri che si è conclusa ieri. Vesuvio è il nome dell’operazione, gli arrestati, tutti di origine napoletana ma residenti nel savonese, sono indagati. Sono stati fermati tra Napoli, Loano, città della provincia di Savona, e anche nella provincia di Siena – a Chiusi – sotto il coordinamento del pm Elisa Milocco della Procura di Savona.
La vicenda è iniziata a metà novembre quando il proprietario di una pizzeria nel savonese ha denunciato l’incendio del dehor. Da quel giorno il locale è stato oggetto di un’escalation di atti intimidatori,terminati a metà dicembre con il tentativo di incendio della cucina. L’uso del fuoco ha più volte reso necessario l’intervento dei pompieri anche per evitare il coinvolgimento delle abitazioni circostanti.
Non sono mancate una serie di minacce telefoniche ed altri danneggiamenti, come lo sfondamento dei cristalli di una Smart, usata anche per la pubblicità dell’attività. L’atteggiamento poco collaborativo degli esercenti ha reso necessaria un’attività di indagine articolata che ha visto gli investigatori impegnati per lungo tempo con pedinamenti, raccolta di informazioni, esame dei filmati delle telecamere cittadine e rilievi tecnici.
Le investigazioni si sono focalizzate su un gruppo di napoletani, nei confronti dei quali si è concentrata l’attenzione degli inquirenti consentendo di raccogliere elementi certi di responsabilità. I quattro soggetti individuati infatti sono ritenuti gli esecutori materiali delle intimidazioni ( ad esclusione dell’incendio del dehor, sul quale sono ancora in corso le indagini), rivolte agli esercenti per un presunto credito di 6 mila euro.
Raccolti tutti gli indizi da parte dei Carabinieri, il Gip Fiorenza Giorgi ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per un intero nucleo familiare (padre, madre e due figli). Tutti sono stati arrestati sulle colline senesi con il supporto dei colleghi della compagnia di Montepulciano che hanno ampiamente contribuito alle localizzazioni e alle catture e nel quartiere Forcella di Napoli.
L’indagine ha però riservato ulteriori sorprese: il titolare e i due dipendenti della pizzeria, tenuti sotto controllo sia per acquisire elementi sull’estorsione che per proteggerli da ulteriori atti intimidatori, approfittando di un viaggio all’estero di un loro conoscente, il 12 dicembre scorso, gli hanno svaligiato casa, rubando gioielli, apparecchiature elettroniche ed informatiche per un valore di 10mila euro. Anche loro quindi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria che ha emesso nei loro confronti un ordinanza di carcerazione. I tre adesso sono in carcere ad Imperia e dovranno rispondere di furto pluriaggravato in concorso.