Si sono tenute questa mattina a Prato l’Assemblea dei soci di Estra e il CdA. “In considerazione delle note vicende, il presidente Francesco Macrì, pur nel ribadire la propria estraneità ai fatti contestati, ha ritenuto opportuno, in questa fase transitoria, autosospendersi dalle proprie funzioni esecutive nell’ambito delle deleghe assegnate, rimettendo le stesse nella disponibilità del CdA”, lo rende noto la società Estra.
La decisione del presidente Macrì segue l’avviso di garanzia ricevuto a metà luglio per abuso d’ufficio e peculato. Macrì è stato sottoposto a perquisizione nella sede di Arezzo. L’indagine è nuovo filone d’inchiesta scaturito dall’inchiesta principale Coingas in corso ad Arezzo con 13 indagati e della quale è titolare il Pm Roberto Rossi. In particolare al presidente Macrì, secondo quanto emerge, verrebbero contestate alcune spese personali, l’utilizzo di carte di credito aziendali, nonché altre consulenze e sponsorizzazioni concesse nel 2016. Estra è una società privata, una spa, ma per la partecipazione di capitale pubblico se ne contesta la natura e la funzione pubblica: anche da qui, secondo quanto emerge, l’accusa di peculato. Gli uffici perquisiti ad Arezzo sono in coabitazione con Coingas.