Per un giovane disc jockey di Siena, nato nella Contrada dell’Aquila, andare per più di un mese nei beach club di Cannes è come portare un bambino a giocare a calcio San Siro. Eugenio Vedovini, classe 2002, da aprile ormai intrattiene con la sua musica le spiagge della Costa Azzurra, a pochi giorni di distanza tra l’atro dal celeberrimo festival cinematografico. Vedovini, conosciutissimo tra i giovani senesi, ha sempre nutrito una passione per il ritmo nata grazie al tamburo, e nel 2019 ha iniziato a fare i suoi primi passi da dj nelle feste in contrada, per poi arrivare a suonare le console delle discoteche del territorio senese e maremmano, dove tutt’ora lavora.
“Tutto è nato da una telefonata di un amico di Firenze – commenta Eugenio Vedovini -, il quale mi fece la proposta e non ci ho pensato molto a dire di sì. In breve tempo ho preparato le valige e sono partito per Cannes, dove adesso sto suonando per un beach club. Le giornate sono lunghe, perché iniziamo a mettere la musica da dopo pranzo e andiamo avanti fino a tarda notte. Inoltre, in queste ultime settimane si stanno facendo sentire i turisti, perché il 14 maggio comincerà il festival. È veramente una bella esperienza, perché oltre ad imparare una nuova lingua, ho conosciuto moltissime persone, che anche a livello lavorativo saranno di grande aiuto”.
Tra poco più di una settimana Gegio, come lo chiamano gli amici, farà il suo ritorno a Siena, ma come ha confermato ai nostri microfoni, tornerà con un bagaglio culturale e musicale molto più ampio rispetto a quando è partito. Inoltre, nonostante la vicinanza tra l’Italia e la Francia, i gusti musicali della clientela sono ben diversi da quelli nostrani.
“La musica di un beach club non può essere la stessa di una discoteca – spiega Vedovini -, anche perché l’età media della clientela è più alta di quella a cui sono abituato io, ovvero 18-25 anni. Qui, infatti va tantissimo l’Afro house e la house music. Anche cambiare canzoni mi è servito tantissimo, perché ho avuto l’opportunità di ampliare le mie proposte e non nego che mi piacerebbe sperimentare questi generi musicali anche qui in Italia nei posti dove suono”.
La strada sarà ancora lunga, ma intanto il giovane Eugenio tornerà dalla Costa Azzurra con qualcosa in più.
Pietro Federici