“E’unico”, turisti da tutto il mondo innamorati del pavimento del Duomo di Siena

“E’unico”,”Siamo tornati apposta oggi per vederlo, è meraviglioso” e ancora “sono rimasto incredibilmente colpito”, “it’stunning”, è incredibile, dice un cittadino straniero: sono solo alcuni dei commenti  dei tanti, tantissimi, turisti  arrivati da tutto il mondo per ammirare la bellezza del pavimento del Duomo. Oggi, lunedì 17 agosto, è il primo giorno di una scopertura che durerà fino all’8 ottobre e l’immagine che si può ammirare nell’Acropoli senese, dopo i difficili mesi dell’emergenza, è di migliaia di visitatori, rigorosamente distanziati e con le mascherine, venuti ad godere della bellezza del pavimento marmoreo, risultato di 500 anni di lavori da parte di più di 50 artisti. Molti di loro sono addirittura ritornati in città perchè del Pavimento ” non se ne può fare a meno, è un’esperienza troppo bella per gli occhi”.

L’opera può essere vista nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Per tutti i  turisti e per i senesi sarà un’occasione senza precedenti per ammirare quello che Giorgio Vasari definì  “il più bello…, grande e magnifico… che mai fusse stato fatto”. Come ricorda l’Opera della Metropolitana tra i servizi offerti saranno inoltre disponibili visite guidate durante le quali professionisti del settore, in varie lingue, condurranno i visitatori alla scoperta di questo straordinario capolavoro. In questi giorni è disponibile un“catalogo” relativo alla scopertura del Pavimento della Cattedrale, alla Porta del Cielo, dal titolo Virginis Templum (Siena, Cattedrale, Cripta, Battistero), pubblicato in cinque lingue, guiderà il visitatore all’interno del Complesso monumentale del Duomo.

Con l’itinerario completo OpaSiPass, si potrà anche visitare il Museo dell’Opera, dove, nella Sala delle Statue, i mosaici e le tarsie originali di Antonio Federighi con le Sette età dell’Uomo. Nella Sala dei Cartoni, il cui ingresso fiancheggia la magnifica Maestà di Duccio, è visibile la celebre pianta del pavimento del Duomo delineata da Giovanni Paciarelli nel 1884, che permette di avere un quadro d’insieme delle tarsie e del percorso che, dall’ingresso, conduce fino all’altar maggiore. Il biglietto integrato prevede anche l’accesso alla cosiddetta cripta, sotto il pavimento del Duomo e al Battistero.

Nella Sala dei Cartoni, il cui ingresso fiancheggia la magnifica Maestà di Duccio, è visibile la celebre pianta del Pavimento del Duomo delineata da Giovanni Paciarelli nel 1884, che permette di avere un quadro d’insieme delle tarsie e del percorso che, dall’ingresso, conduce fino all’altar maggiore. Il biglietto integrato prevede anche l’accesso alla cosiddetta “Cripta”, sotto il Pavimento del Duomo e al Battistero.  In occasione della scopertura sarà possibile ammirare le tarsie lignee di Fra Giovanni da Verona, eseguite con una tecnica simile a quella del commesso marmoreo, con legni di diversi colori, raffiguranti vedute urbane, paesaggi e nature morte, armadi che mostrano gli scaffali interni con oggetti liturgici.