Europee, Vannacci: “A Montepulciano si voleva il mio daspo. Dagli antifascisti il contrario della democrazia”

“Sembra addirittura che il sindaco di Montepulciano volesse mettere un daspo per non farmi entrare. E questa democrazia degli antifascisti si rivela antidemocratica”.  Roberto Vannacci, candidato alle Europee della Lega, a margine della presentazione del suo libro “Il coraggio vince” a Siena punta il dito contro Michele Angiolini. Ieri, durante un altro evento sulla sua opera, alcuni manifestanti avevano contestato il generale nella città chianina. “La provincia di Siena è una terra di diritti e non darà credito a chi inneggia all’odio, alla violenza e promuove discriminazioni – hanno dichiarato le realtà che hanno contestato Vannacci in una lettera, firmata anche da numerosi candidati a sindaco del centrosinistra del Senese-. Vogliamo invece che le nostre città siano luoghi inclusivi”.  “Il coraggio vince sempre – è la risposta di Vannacci -, anche perché le contestazioni sono state deludenti. Hanno cantato ‘Bella ciao’, hanno fatto un po’ di cartelli e poi se ne sono andati. La resilienza non c’è e nemmeno la voglia di contestare vedendo quello che è accaduto a Montepulciano”.  E prosegue: “Sarebbe stato bello però, e questo lo dico sempre, che chi manifestava fosse venuto al cafè dove scambiavamo quattro chiacchere con gli avventori. Così ci avrebbe fatto sapere il perché sono contrari a farmi esprimere”.