Non era la prima volta che dal telefono cellulare effettuava chiamate al 113, rivolgendosi alla Polizia in maniera offensiva o con frasi sconnesse e senza senso.
Ieri, dopo l’ennesima telefonata, l’agente in servizio alla Sala Operativa della Questura di Siena, coordinando gli equipaggi delle Volanti presenti sul territorio, ha sentito che la persona che stava chiamando si trovava in un luogo affollato, fornendo ai colleghi alcuni elementi utili al suo rintraccio.
L’uomo molesto, un cittadino albanese di 27 anni incensurato, è stato infatti subito individuato, intorno alle ore 13.30, proprio a pochi metri dalla via del Castoro.
Il giovane, residente in provincia di Grosseto, appena ha visto gli agenti ha tentato di nasconder, di scatto il cellulare, circostanza che li ha insospettiti e indotti a fermarlo.
Appena gli hanno chiesto a chi stesse telefonando ha negato di possedere un cellulare, rifiutandosi di dare agli agenti anche i documenti per consentirne l’identificazione.
Dopo pochi minuti, visto l’atteggiamento ostile tenuto nei confronti dei poliziotti, davanti a molti turisti e residenti, è stato accompagnato in Questura, dove, dopo la sua identificazione, è stato sottoposto a perquisizione personale.
Nella borsa in suo possesso è stato trovato il telefono, un Sony Ericsson, la cui sim effettivamente corrispondeva a quella del numero dal quale erano state effettuate le numerose chiamate sulla linea di emergenza e soccorso pubblico.
Il telefono è stato pertanto sequestrato e l’uomo denunciato per interruzione di pubblico servizio.