Stato d’agitazione per il lavoratori delle Fabbricerie del Duomo di Siena, di Duomo e Santa Croce a Firenze, di piazza dei Miracoli a Pisa. L’hanno annunciato le sigle di Fp Cgil, Fp Cisl, Fpl Uil dopo che si è svolto un nuovo tavolo sulla trattativa per rinnovare il contratto nazionale 2024-2026 “durante il quale si è discussa la proposta economica avanzata dall’associazione datoriale”, spiegano.
“In questi giorni è in corso una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro per informare, discutere e confrontarsi con tutto il personale sulla proposta economica presentata a quasi due anni dalla scadenza del contratto: una proposta caratterizzata da un incremento tabellare fermo al 5,2% e con risorse per la contrattazione decentrata e altre voci pari a un complessivo 3,2%”, spiegano i sindacati che hanno espresso alla controparte “la non ricevibilità della proposta inviata, insufficiente a compensare lo scostamento tra aumento retributivo e fiammata inflattiva del triennio precedente, tutelare il potere di acquisto delle retribuzioni di lavoratrici e lavoratori e riconoscerne il valore professionale, di chi quotidianamente ha cura e rende accessibili a un sempre più crescente numero di visitatori monumenti e luoghi unici al mondo”.
I lavoratori “già nei primi incontri svolti in importanti Opere (Orvieto, Pisa, Firenze…), con una grande partecipazione, stanno confermando la richiesta economica di tutelare le loro retribuzioni, vedendosi riconosciuti aumenti tabellari adeguati alla crescita dei prezzi di questi anni, consapevoli che per le Fabbricerie il boom turistico di questi ultimi anni consentirebbe di ridurre di molto la distanza tra quanto proposto e il 14,7% dato dagli indici IPCA diffusi da ISTAT per il periodo da considerare”, si legge.