“La USL Toscana Sud Est, nel rispetto delle disposizioni regionali, aveva predisposto le nuove agende per la ricollocazione degli appuntamenti sospesi, ma in molti casi è mancata la comunicazione al paziente del nuovo appuntamento“. A denunciare la situazione sono i sindacati CGIL, SPI CGIL, FP CGIL di Siena. ” Per effetto di questa inefficienza sembra che nella programmazione delle visite specialistiche alcuni appuntamenti siano rimasti vuoti, senza nessuna prenotazione inserita e con gli specialisti inattivi nonostante le lunghissime liste di attesa – attaccano”.
Nonostante l’ordinanza della Regione Toscana ha emanato un’ordinanza che, dal 4 maggio, autorizza le aziende e gli enti del a riprendere gradualmente e in modo progressivo l’ erogazione delle attività sanitarie sia ambulatoriali che chirurgiche e a recuperare tutta la programmazione del lavoro arretrato sospeso “curarsi oggi nelle strutture sanitarie pubbliche è più difficoltoso di prima dell’emergenza Covid, tutte le procedure di accesso alle prestazioni, quando si riesce a collegarsi, si sono ulteriormente complicate sia nei tempi che nelle modalità- continuano i sindacati”.
Poi l’accusa sul sistema del Cup unico: “prenotare è divenuto impossibile, attese con tempi lunghissimi per poi sentirsi rispondere che non si può prendere l’appuntamento, che bisogna ritelefonare fra una settimana e forse nel frattempo la salute di quella persona è ulteriormente peggiorata”.
Una situazione difficile che, per i sindacati, porta tante persone ” a rivolgersi sempre più spesso alla sanità privata– contestano-, dovendo poi pagare di tasca propria. Il ruolo del SSN in questa grave crisi sanitaria è stato essenziale, per questo dobbiamo esigere che riprenda la sua piena funzione di tutela della salute di tutti i cittadini ed anzi vada rilanciato e potenziato”.
D’accordo con la protesta dei sindacati si trova anche Articolo 1. Per il partito il lavoro che ne è scaturito a livello di Asl e di Aou senese per affrontare la ripartenza e la riduzione delle liste d’attesa e il riavvio delle prenotazioni tramite i vari canali a partire dal Cup “ pare al momento deficitario e problematico” .
“La crisi pandemica ha fatto comprendere a tutti la centralità del sistema sanitario pubblico e quanto siano state deleterie le passate politiche di tagli, di sottrazione di risorse– sottolinea Articolo 1-, di perdita di efficienza e di conseguente impulso alla crescita del ruolo del privato in questo settore fondamentale della società, grazie al quale si declina uno dei pilastri fondamentali del principio costituzionale di uguaglianza. Un cammino, quello dei tagli, che soltanto di recente si è interrotto mentre, grazie al Ministro Speranza e all’attuale governo, è ripresa la politica degli investimenti nella sanità pubblica”.
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