Il comune di Siena ritiene ” impossibile ignorare la grande sofferenza in cui versano le moltissime attività artigianali e commerciali presenti sul proprio territori e, in particolare, i piccoli negozi di vicinato, anima del centro storico della città, impossibilitati, in questa fase, a operare”. Così inizia la lettera che il sindaco Luigi De Mossi ha inviato al premier Giuseppe Conte. Il primo cittadino ha spiegato al Presidente del consiglio che il prolungarsi delle misure restrittive delle attività commerciali “pone ogni giorno di più la questione ( della sofferenza economica degli esercenti ndr.)all’attenzione delle Istituzioni”
“Senza contare il fatto che le ripercussioni economiche delle disposizioni di questi giorni si prolungheranno certamente per lungo tempo e comunque almeno fino alla fine del corrente anno 2020″ fa notare De Mossi. Poi, come aveva anticipato nella videoconferenza di ieri, il sindaco ha reso noto al premier il documento approvato dalla giunta che lo impegna a sottoporre ” l’opportunità di un provvedimento che sospenda gli effetti giuridici e le conseguenze dei protesti dei titoli di credito emessi e in scadenza in questo anno 2020, prorogandone le scadenze”.
“Auspichiamo che il Governo avverta con urgenza la necessità di una tale disposizione, a salvaguardia di moltissime attività di piccole e medie dimensioni, tipiche dell’identità culturale e sociale di molti centri storici, per le quali l’esecuzione di un protesto potrebbe risultare esiziale”. dice De Mossi che poi conclude aggiungendo: “Fiducioso, rimango in attesa delle determinazioni che riterrà opportuno adottare, porgo distinti saluti”.