Il problema ogni tanto torna alla ribalta in città.
E stavolta per parlare della presenza della fauna selvatica nel capoluogo, a ridosso delle mura e in pieno centro è bastato il video di un piccolo capriolo che ieri sera correva libero in via del Comune.
La proliferazione degli animali quindi c’è e continua a farsi sentire, tant’è che tra la zona urbana e la periurbana l’Atc nel solo 2023 ha catturato oltre 100 cinghiali.
Ed ovviamente non mancano i predatori. Non solo cani ibridi e selvatici: all’ambito territoriale di caccia vengono segnalati anche i lupi nella periferia di Siena.
Da qui la soluzione proposta da Roberto Vivarelli: “Il Comune è zona di ripopolamento e cattura, dove dunque non si può sparare. Potremmo però pensare, con il prossimo piano faunistico, di passare alla zona di rispetto venatorio. In questo caso si potrebbero fare piani di abbattimento su cinghiali e caprioli. Ma naturalmente prima di fare queste valutazioni andrà sentita l’opinione del Comune che è titolare del territorio”.
Per questo il presidente dell’Atc ha avuto già degli incontri, giudicati positivamente, con l’assessore Vanna Giunti. Se l’interlocuzione andasse in porto allora si dovrebbe aspettare un anno e mezzo, con il cambiamento del piano faunistico, per vedere il passaggio di zona.
Ma intanto le proposte dell’Atc non si fermano qui: “Con Giunti – prosegue Vivarelli – abbiamo parlato di possibili misure. Si potrebbe ad esempio fare pulizia dei cespugli dove questi animali proliferano”.
MC
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