Fedelissimi: “Robur, rimaniamo preoccupati”. Tifosi della curva protestano davanti al Comune

Interviene il Siena Club Fedelissimi dopo che la presidente della Robur Anna Durio ha saldato le mensilità di gennaio e febbraio di calciatori e dipendenti della società. “Dopo due mesi di attesa, tra dubbi e paure – scrivono i Fedelissimi –, la presidente Anna Durio ha provveduto a saldare le mensilità di gennaio e febbraio, allontanando così gli spettri di un passato non molto lontano. E’ stato un passo essenziale per tamponare una situazione che avrebbe potuto portare conseguenze molto serie per la sopravvivenza della società e che, dal punto di vista sportivo, comporterà comunque una penalizzazione. L’intervento sul filo di lana da parte della proprietà e il silenzio assoluto che ha accompagnato questo periodo – proseguono i Fedelissimi – non ha allontanato le preoccupazioni dei tifosi che, all’oscuro di quanto stava accadendo, hanno alzato il livello di allerta preoccupati per il domani della Robur”.

I Fedelissimi pongono poi alcune domande: “Ce la farà Anna Durio, dopo tanti sacrifici, di cui le diamo atto con riconoscenza, a sostenere ancora l’impegno Robur? Esiste già un piano sportivo per le prossime stagioni? E’ troppo chiedere la condivisione con tutti i tifosi? E se la risposta fosse negativa, sta pensando di cedere la società, ammesso che si presenti un acquirente?”.

“Queste – si legge ancora nell’intervento – sono alcune delle domande che come Siena Club Fedelissimi rivolgiamo alla presidente, nella speranza che arrivino risposte sincere, qualsiasi esse saranno. Non ci siamo mai tirati indietro quando c’è stato da sostenere Anna Durio, perché i fatti ci portavano a riconoscere i meriti e i sacrifici economici sostenuti per portare avanti la Robur, ma gli ultimi avvenimenti non ci tranquillizzano e la richiesta di chiarezza, tenendo fede al nostro ruolo di tifosi, è inevitabile”.

la protesta dei tifosi della curva bianconera davanti a palazzo comunale

Intanto questa sera alcuni tifosi della curva bianconera hanno manifestato davanti a palazzo comunale esponendo per alcuni minuti uno striscione con su scritto “Il Siena calcio è patrimonio della città, vogliamo verità”.