In un anno in cui tutto si è fermato, rinunciando alle nostre consuetudini, alle nostre tradizioni. Così come le contrade, per esempio, anche le Feriae Matricolarum, ovvero i goliardi senesi, realtà storica e molto presente nella nostra città, che quest’anno hanno dovuto rinunciare alla loro settimana di festa con la canonica operetta. Ecco allora che arriva il primo segnale di una tradizione che riprende il suo ritmo. Il rettore dell’Università degli Studi di Siena, Francesco Frati, ha concesso ai goliardi la possibilità di svolgere nel cortile del rettorato la consueta cerimonia di ‘astiatura’ e consegna del goliardo alle matricole.
Così le Feriae Matricolarum potranno dare vita alla loro cerimonia proprio ai piedi del cippo scolpito da Raffaello Romanelli, che raffigura il gesto eroico della battaglia di Curtatone e Montanara il 29 maggio 1848, dove gli studenti senesi si resero partecipi.
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