“Fermate la guerra di Putin”. Oltre mille persone in Piazza Duomo per la pace

“L’Ucraina vuole la pace”, ed ancora “Stop War” e “Stop Putin”.

Questi sono solo alcuni degli slogan che vengono ripetuti in Piazza Duomo dove si sta tenendo la manifestazione “Fuori la guerra dalla storia” organizzata da Anpi Comitato provinciale Siena, Archivio Udi Siena, Centro Mara Meoni, Donne democratiche, Coordinamento donne Cgil Siena e Coordinamento provinciale donne Spi Cgil Siena, Nonunadimeno Siena. Al presidio erano presenti oltre un migliaio di persone e tante bandiere della pace, dell’Ucraina e della Cgil. Proprio il segretario provinciale della Cgil ha voluto lanciare il suo messaggio: “Per ogni guerra che c’è mi auguro che ci sia un sentimento diffuso: Fuori la guerra dalla storia”.

La manifestazione è iniziata con l’inno nazionale ucraino intonato dalle donne ucraine di fronte al Duomo di Siena. Molte di loro non riuscivano a trattenere le lacrime. “Provo una grande rabbia. Siamo pacifici e non aggrediamo nessuno – dice Oxhana, donna originaria dell’Ucraina che vive in Italia da 16 anni -. Il mondo sta sottovalutando Vladimir Putin. Cercare di riappacificarsi con un tiranno significa una grossa sofferenza per tutti. Il mondo deve essere unito in questo momento e fate fronte contro il Governo Russo”

“L’inaccettabile invasione dell’Ucraina rappresenta una minaccia per l’Europa – è l’appello che viene letto dagli organizzatori durante la manifestazione -. Chiediamo al Governo italiano che si impegni con chiarezza e forza a favore della distensione e della cooperazione e che tuteli i suoi cittadini e le sue cittadine, che ambiscono a recuperare libertà e giustizia sociale e che non intendono pagare alcun tributo ai mercanti di armi, qualunque bandiera li distingua. Chiediamo alla Ue che superi le proprie difficoltà ponendosi come mediatore autorevole per trovare un accordo politico tra le parti. Siamo contro ogni intervento militare, per la riduzione delle spese militari e degli armamenti, compresi quelli nucleari. Chiediamo che le istituzioni svolgano appieno il ruolo a cui sono chiamate: la Costituzione impone il ripudio della guerra per risolvere i conflitti”.

“L’Italia ha la più grande comunità ucraina d’Europa. A loro va la nostra vicinanza e questa piazza è la risposta”, questo invece il commento di Andrea Valenti, segretario provinciale del Partito democratico. “Non siamo contro i russi – prosegue -, siamo vicini al popolo ucraino invaso dal Governo russo”. “Quando le vostre famiglie arriveranno – conclude rivolgendosi agli ucraini presenti – dovremo essere pronti ad accogliervi e ricordarvi anche di chi faceva propaganda verso chi scappa dalla guerra”.

Domani, dalle 10 alle 12, si terrà una nuova manifestazione, che vede tra i promotori Claudia Cardone, Damien Hellier Mauro Marzucchi, Massimiliano Scapecchi, Giulia Simi, Davide Vivaldi, Fosco Vivi. La mobilitazione si svolgerà sempre in Piazza Duomo. “Bisogna rispondere con sanzioni durissime ed aiutare il più possibile il popolo ucraino a difendersi da questa terribile aggressione, perché è stato calpestato il diritto internazionale. Non possiamo permetterci di rimanere silenti, perché significa che altri dittatori penseranno di poter risolvere i loro problemi con la guerra”, così gli organizzatori di questa protesta.

“Per ogni guerra che c’è mi auguro che ci sia un sentimento diffuso: Fuori la guerra dalla storia”, è il grido lanciato da Fabio Seggiani che viene seguito dalle medesima urla scandite dalla piazza.

MC