Da Siena fino a Roccastrada per valorizzare turismo, mobilità lenta, paesaggi e percorsi culturale. Così dal consiglio regionale è arrivato il sì alla delibera per l’adozione del progetto di ferro-ciclovia della Val d’Orcia, dei Colli e delle Crete senesi.
Quattordici i comuni interessati dal progetto, 10 ‘senesi’ e 2 ‘grossetani’: Asciano, Buonconvento, Castelnuovo Berardenga, Castiglione d’Orcia, Montalcino, Monteroni d’Arbia, Murlo, Rapolano Terme, San Quirico d’Orcia, Siena, Sinalunga e Trequanda, Civitella Paganico e Roccastrada. La ferro-ciclovia si vuole porre come punto di riferimento per un sistema integrato di percorrenze che connetta la Val d’Orcia e il territorio Amiatino alle colline di Siena e alle Crete, e più oltre alla Val di Chiana e al Grossetano.
Soddisfazione è stata espressa dai consiglieri che rappresentano il nostro territorio. A mio parere -dichiara Anna Paris, consigliera regionale del PD- è un progetto che ha la potenzialità di essere attrattore di risorse per i territori della Val d’Orcia, delle Crete e dei colli senesi e del resto si pone tra quei progetti che hanno il fine di contrastare lo spopolamento e l’abbandono dei territori delle aree più interne della nostra regione”
“È un progetto che si colloca nel filone del turismo lento, della sostenibilità e della tutela ambientale e sul quale riposano molte aspettative, in un territorio che ha molto da offrire da un punto di vista culturale e naturalistico, con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio territoriale”, aggiunge Elena Rosignoli, consigliera regionale del Pd.
Il progetto è stato oggetto anche di un processo partecipativo con momenti di informazione e di confronto, come previsto dalla legge regionale 65 in materia di governo del territorio e in materia di Valutazione Ambientale Strategica. Si sono tenuti tre eventi: il 19 novembre a San Giovanni d’Asso, il 24 novembre a Castelnuovo Berardenga e il primo dicembre a Civitella Paganico
“Si apre da adesso il periodo delle osservazioni al progetto. I contributi che arriveranno saranno utili per definire al meglio tutti i dettagli. Il percorso decisionale deve essere il più inclusivo possibile, poiché il coinvolgimento di cittadini, associazioni, amministrazioni e tutti i soggetti coinvolti permetterà di avere un progetto condiviso e sostenibile” concludono le consigliere dem.
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