Come annunciato, questo era il giorno della visita del generale Francesco Paolo Figliuolo a Siena. Figliuolo questa mattina si è recato a Firenze, ed oggi pomeriggio si è recato a Siena
L’ingegnere Fabrizio Curcio, capo del dipartimento della protezione civile, era presente ed è il primo a prendere la parola: “Innanzitutto devo ringraziare il presidente Giani per l’invito”, poi prosegue spiegando che “io ed il generale Figliuolo stiamo girando insieme il Paese per testare l’eccellenza dell’Italia”. “Adesso possiamo dire -prosegue Curcio- che siamo al termine della nostra ricognizione: mancano due regioni ed abbiamo finito”. L’obiettivo era quello di “capire come sta andando realmente la campagna sul territorio. I numeri sono importanti, indicano che non stiamo sprecando neanche una dose”. Il capo dipartimento della protezione civile spiega: “Questa è stata un’occasione per testare la tenuta della protezione civile sul territorio: in Toscana la protezione civile trova la sua eccellenza nel volontariato, e questo ne è un esempio plastico”. Curcio conclude: “Sono importanti i grandi hub, ma è importante anche la capillarità, bisogna capire che non ci sono cittadini di serie A o di serie B”.
Il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha iniziato parlando della campagna vaccinale: “Devo precisare che non esiste alcun modello Toscana. Esiste il modello Italia: se l’Italia fa squadra vince”. Il generale Figliuolo prosegue: “Oggi siamo in una palestra (Mens Sana, ndr.), un posto dove si allenava una grande squadra, che ha vinto di tutto in Italia ed in Europa. Oggi è la sede di un hub vaccinale, io oggi ho visto lavorare la squadra Italia: associazionismo, misericordia, protezione civile, forze armate, regione, la Asl, il comune, medici pensionati e giovani appena reclutati, primari di ospedale, infermieri e personale amministrativo”.
“La capacità importante è quella di fare squadra -prosegue il generale-, che è la capacità vincente. La Toscana, che interpreta il modello Italia, era partita male e c’erano anche state polemiche, adesso invece può vantare un primato sugli over 80, sugli over 70 è in piena media ed ha una grande attenzione verso i fragili”. “Io -continua il commissario straordinario- avevo programmato tra i 15 ed i 17 milioni di vaccini, ad oggi, ne abbiamo somministrati 17 milioni che servono solo a mettere in sicurezza le classi più esposte a questo infido virus”.
Il generale Figliuolo, poi, ha anche risposto ad una nostra domanda in merito al ruolo degli anticorpi monoclonali e del vaccino Reithera sulla campagna: “Noi siamo venuti a Siena anche per vedere un’eccellenza come è Toscana Life Sciences. I monoclonali sono importanti: il vaccino fa la prevenzione e gli anticorpi possono fare la cura precoce che, insieme alla diagnosi precoce, è un elemento essenziale per salvare vite umane”.
In merito al vaccino italiano: “Il vaccino ha avuto questo problema con la Corte dei Conti e sta aspettando l’ok dall’Ema. Chiaramente avere una capacità strategica autonoma è importante, ma oggi abbiamo già a disposizione 4 vaccini ed un quinto è in arrivo: purtroppo il nostro vaccino non sarà pronto per la campagna 2021, ma lo sarà più avanti”.
Figliuolo è stato, poi, interrogato sulla possibilità di fare un Palio straordinario in relazione alla presenza dell’immunità di gregge: “Le mie previsioni dicono che a fine settembre avremo l’immunità di gregge. Il Palio è una delle manifestazioni più belle del mondo e mi auguro che lo possiate correre. Di certo, una simile decisione non spetta a me ma ad altre autorità competenti”.
Per il comune, a fare gli onori di casa, era presente l’assessore alla sanità, Francesca Appolloni che rivolgendosi al generale ha detto: “Oggi lei ha potuto vedere una realtà diversa da quelle delle grandi città. Quanto visto è il frutto di un tessuto sociale forte, in cui tutti hanno dato il proprio apporto, contrade comprese”. Appolloni conclude dicendo come sia “un onore averla con noi, in una città piccola ma ben nota al mondo”.