Consolidare le attività nelle proprie strutture, rafforzandole e incrementandole attraverso collaborazioni e interazioni; e mettendo a fattor comune le competenze umane, professionali e tecnologiche, in un’ottica integrata di rete a livello regionale. È quanto prevede l’accordo per l’attività chirurgica nell’ambito del trapianto di polmone sottoscritto dall’Azienda ospedaliero universitaria senese e dall’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze; e firmato a Siena dai due direttori generali, rispettivamente il professor Antonio Barretta e il dottor Rocco Damone.
Presenti anche l’assessore della regione Toscana al diritto alla salute, Simone Bezzini, il direttore dell’organizzazione Toscana trapianti (Ott), Adriano Peris ed il rettore dell’Università di Siena, Francesco Frati.
Obiettivo della collaborazione sarà quello di implementare la qualità delle prestazioni sanitarie, in un ambito pluri-specialistico come il trapianto di polmone, favorendo la collaborazione e la mobilità tra le strutture di professionalità e competenze, non solo nel settore chirurgico ma anche per quanto riguarda le attività di ricerca e formazione nei due ospedali. “L’unione fa la forza” è il motto utilizzato in conferenza stampa dal direttore generale dell’Aou Senese Antonio Barretta, aggiungendo poi che “con questo accordo, Siena e Firenze, si impegnano a diventare congiuntamente il fulcro di un polo di massima efficienza e sinergia per la presa in carico del paziente. Un accordo che favorisce il miglioramento complessivo del sistema di cura negli ambiti di pertinenza e, più in generale, della rete trapiantologica della Regione Toscana”. Sulle possibili conseguenze legate al covid, Barretta spiega: “Si tratta di un campo di frontiera, sul quale è la ricerca che dovrà darci indicazioni su come gestire la pandemia dal punto di vista trapiantologico”.
Soddisfazione anche per il direttore generale dell’Aou Careggi Rocco Damone: “L’accordo rappresenta un esempio di collaborazione fra alte professionalità del Sistema sanitario pubblico che trovano nella complessità del trapianto una frontiera di condivisione di sapere e di tecniche. È l’attuazione di un modello organizzativo interaziendale per intensità di cure che vede nella centralità del paziente il punto di partenza di questa sinergia e interpreta, nella missione istituzionale delle due Aziende, lo scopo più alto del nostro impegno al servizio dei cittadini”.
“L’Organizzazione Toscana trapianti è una vera rete operativa che garantisce prestazioni di alto livello accessibili a chi ne ha bisogno e per questo trova la conferma, in questa collaborazione fra aziende ospedaliero universitarie del Sistema Sanitario Regionale, dell’efficienza di un modello organizzativo ad alta interazione – aggiunge il responsabile Adriano Peris –. Una rete fatta di coordinatori locali, centri rianimazione, centri trapianti e conservazione di cellule e tessuti. Un modello che pone al centro del Sistema la persona del donatore e la persona del ricevente nella continuità di un percorso assistenziale che si concretizza nell’impegno a difesa del valore della vita”. “Le nostre valutazioni – conclude Peris – ci fanno stimare che entro il 2021 avremo decine di persone potenzialmente eleggibili al trapianto di polmoni. L’aspetto legato al covid, sicuramente deve essere monitorato nei polmoni più che per altri organi”.
Entrando più nello specifico, obiettivo principale dell’accordo è assicurare le competenze ultra-specialistiche diagnostiche e terapeutiche ai pazienti, attraverso le proprie strutture sanitarie e sotto il coordinamento dell’Aou senese, quale centro di riferimento regionale per il trapianto di polmone. Il percorso trapiantologico, integrato tra le due strutture, si snoderà a 360° dalla valutazione d’organo fino all’impianto e alla degenza post-operatoria. Sia Aou Senese che Careggi mettono poi a sistema anche i propri professionisti non solo in ambito operatorio, dove per esempio ci sarà sempre un chirurgo da Firenze in sala operatoria a Siena, ma anche in ambito formativo per gli specializzandi grazie anche alla collaborazione con gli atenei di riferimento. Garantito inoltre tutto il supporto di tecnologie avanzate, con processi di informatizzazione e facilities già presenti nelle due strutture.
Conclude infine il professor Luca Luzzi, responsabile Uosa trapianto di polmone: “La realizzazione di una rete trapiantologica toscana mediante l’integrazione delle competenze di professionisti di diverse strutture ospedaliere e universitarie è basilare per il futuro e l’evoluzione dei trapianti toracici. Già il trapianto di sterno, recentemente eseguito presso il nostro ospedale, ha integrato con successo le competenze della Aou Pisana, della banca dell’osso di Firenze e dell’Aou Senese. L’accordo di cooperazione tra gli ospedali Santa Maria alle Scotte e Careggi va proprio in questo senso. Inoltre, la collaborazione scientifica, ci permetterà di riprendere progetti di ricerca innovativi”.