Siena

Fisascat Cisl denuncia: “I lavoratori della vigilanza privata costretti a lavorare 300 ore al mese”

“Nella nostra provincia operano diversi istituti e purtroppo sempre più sulla logica della concorrenza si assiste ad una lotta al ribasso sia sulle retribuzioni, con il mancato pagamento di indennità contrattuali o la parziale applicazione dei ticket pasto. I lavoratori della vigilanza privata da anni non vedono il loro ruolo riconosciuto, con un contratto nazionale scaduto da 7 anni. una retribuzione ridicola rispetto anche ai rischi di questo mestiere e una assoluta mancanza di controlli da parte delle istituzioni sull’operato delle società che ovviamente lavorano per il profitto”. Lo sottolinea la Fisascat Cisl Siena che chiede rispetto per i lavoratori e per le loro condizioni di lavoro ed economiche.

“Nella nostra provincia operano diversi istituti e purtroppo sempre più sulla logica della concorrenza si assiste ad una lotta al ribasso sia sulle retribuzioni, con il mancato pagamento di indennità contrattuali o la parziale applicazione dei ticket pasto, ma fatto ancor più grave mettendo a rischio la salute delle Guardie particolari giurate. E’ infatti ormai diffusa la moda di non rispettare la turnistica del Ccnl che prevede 5 gg di lavoro e 1 di festa con 7h di prestazione giornaliera, costringendo i dipendenti a turni anche di 12h giornaliere e oltre. Con turni di riposo saltati e con orari mensili che sfiorano le 300 ore. Certo gli straordinari possono essere fatti ma ormai le ore in più sono “inserite” direttamente negli orari settimanali come fosse “normale”.

Questo purtroppo succede anche negli appalti pubblici e ad oggi nel silenzio di tutti gli organi di controllo a cui chiediamo di intervenire non solo a tutela dei dipendenti ma anche della collettività. La denuncia di questa situazione da parte della Cisl parte dalla avvilente situazione di fatto che spesso gli stessi lavoratori vivono nella convinzione che l’unico modo per portare a casa uno stipendio dignitoso sia fare 12/15 ore al giorno ma di che servizio e con quali garanzie di professionalità e sicurezza per l’appaltatore? Secondo il sindacato tutto questo è inaccettabile”. “E’ inaccettabile che un lavoratore possa fare doppi turni “prevalentemente notturni” senza i riposi fisiologici indispensabili, continuando a viaggiare con auto di servizio o propria anche fuori provincia (cosa ormai normale?), con i rischi per se e per gli altri non solo perché porta al fianco una pistola e dovrebbe essere “sveglio” ma anche perché l’auto diventa una vera arma”.

emanuele giorgi

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