Centosettantuno pratiche effettuate per un totale di 13.710.000 euro. Così la Fises festeggia i suoi 30 anni. Grande spazio alle nuove attività soprattutto di giovani e donne con 54 operazioni sostenute per un totale di investimento di quasi 4milioni. Un trend che conferma quanto fatto nell’ultimo decennio. Da settembre 2009 al 31 dicembre 2019 infatti la Finanziaria ha deliberato 2240 le operazioni per un totale di 134.535.000 euro. Tra queste a favore di nuove attività ci sono 609 operazioni per un totale di oltre 32milioni, per l’esattezza 32.216.000.
“I dati parlano da sé – fa notare Massimo Terrosi, presidente della Finanziaria – questi numeri dimostrano tutto il ruolo che la Fises ha saputo avere nell’ultimo decennio e che continua avere con il suo ruolo di stimolo dell’economia, di supporto ai giovani e alle nuove attivitò nonché alle piccole realtà che hanno bisogno di liquidità, coerentemente al piano industriale e agli indirizzi dei soci”.
Fermandosi al solo 2019, arrivati a fine anno risultano 171 pratiche effettuate per un totale di 13.710.000, di queste grande spazio alle nuove attività con 54 operazioni sostenute per un totale di investimento di 3.732.000 euro. Nell’attività ordinaria si sono fatte 45 pratiche, per 7.913.000 euro, di cui 4 per nuove attività per 1.045.000. Nel campo del plafond dedicata all’imprenditoria giovanile e femminile sono state fatte 46 pratiche per un valore di 3.030.000. In questo settore la maggior parte sono nuove attività, 36 pratiche, per un valore di 2.230.000 euro. Sul plafond dedicato alla liquidità invece Fises ha fatto nel 2019 80 pratiche per 2.767.000 euro, di queste 14 sono nuove attività per un valore di 457.000 euro.
Per quanto riguarda la suddivisione territoriale, il 16% delle operazioni arriva dalla Valdelsa per 1.493.000 euro. L’area urbana di Siena occupa il 43,86% delle operazioni, per un importo di 8.220.000 euro. Segue la Valdichiana (11,70% e 1.300.000 euro) e dunque Amiata, Val di Merse, Crete e Chianti. Commercio, turismo e industria occupano il 66,08% delle operazioni effettuate per 8.682.000 euro, poi c’è l’artigianato con il 23,98% delle operazioni per 2.888.000 euro. I servizi occupano l’8,77% delle operazioni per 1.800.000 euro. Il numero delle delibere arriva da società e studi professionali, 75, dalle associazioni di categorie ne arrivano 40. Il tempo medio di risposta è di 17 giorni.
Se guardiano allo storico, al periodo tra il 2009 e il 2019, le percentuali sulla distribuzione territoriale sono in linea. L’Alta Val d’Elsa occupa il 16,37% delle operazioni per un valore di 22.019.000. Il 42%è stato destinato all’area urbana senese con un valore di 56.594.000 euro. Se guardiamo ai settori di attività, commercio, turismo e industria occupano il 67,54% delle pratiche deliberate in dieci anni per un valore di 90.871.000. L’artigianato conto il 20,20% delle attività per un valore di 21.181.000 euro.