Due pullman, nemmeno cento persone a urlare contro al Palio e a Siena. È stata un flop totale la manifestazione organizzata per oggi dagli animalisti chiamati a raccolta da tutta Italia. Striscioni e bandiere esposti sulla strada dall’area verde di Pescaia, slogan e urla contro la nostra città, slogan che non sono stati accolti da nessuno. Perché nessun senese e contradaiolo ha accolto la provocazione, sul posto le forze dell’ordine e i giornalisti entrambi a compiere il proprio dovere, di domenica. Dopo le frasi aberranti sui social, uscite nell’ultimo mese, trovarsi oggi di fronte al minuscolo corteo di animalisti e vegani rende l’idea di quanto sia stato utile e opportuno – da parte dei senesi- non essere presenti a questo patetico show. Perché passino le idee e ci mancherebbe, passi il diritto di manifestare ma si deve essere consapevoli di quello che si dice.Ostentare foto e nomi sbagliati, divagare dai cavalli alla banca alla crisi della città e ai giornalisti trasformando la protesta in una squallida propaganda, sinceramente mostra più il profilo di un’armata brancaleone che si è fatta qualche ora di viaggio per venire a Siena a offendere la città e il Palio. Tanto che a un certo punto lo stesso Valerio Vassallo (foto in evidenza)- aveva detto che sarebbe stato presente e c’era – ha detto ai suoi mentre distribuiva k-way “Se siete stanchi possiamo andare, sta iniziando a piovere”. È una manifestante ha aggiunto: “dovevamo essere migliaia e siamo pochissimi oggi ma è solo perché gli animalisti hanno avuto paura, hanno ricevuto pesanti minacce dai senesi su Facebook” .
Quindi, se i manifestanti erano pochissimi, la colpa è dei senesi, sappiatelo. Cosa importa se poi non si ricorda allo stesso modo commenti, post, espressioni violente da parte dei sedicenti amanti degli animali (molto meno dell’uomo)?. Molto più apprezzabile il commento del portavoce Ugo Bettio che a questa nostra domanda ha risposto: “prendo le distanze da tutti questi comportamenti, con la violenza non si può raggiungere nulla”. A margine della scena è poi arrivato Sebastiano Deledda detto Legno, fantino, che ha rilasciato una piccola intervista. “La prossima volta in Piazza del Campo” hanno urlato, con parole pesanti anche nei confronti del questore. Scene da una domenica di dicembre in mezzo di strada. Mentre Siena – che, ci dispiace per gli animalisti, non è Corleone – brilla di Natale e guarda avanti, portando le sue solide radici nel futuro.
Katiuscia Vaselli
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