Oltre 17 milioni di euro, tante erogazioni così a Palazzo Sansedoni non venivano assegnate dal 2012. Ed il boom di risorse nei confronti del territorio lo si vede anche facendo un confronto con i numeri del 2021, quando furono assegnati 12,3 milioni.
La cifra è stata svelata oggi, durante la presentazione del bilancio di Fondazione Monte dei Paschi, e forse è sintomatica anche del momento che ha vissuto l’Ente nell’anno appena passato.
“L’emergenza sociale e sanitaria ha reso necessaria una nostra maggiore sensibilità. E’ stato un anno complesso, ma siamo soddisfatti”, ha spiegato il direttore generale Marco Forte che poi ha subito chiarito come “l’intenzione sia di rientrare da questo trend di erogazioni, per avvicinarsi ad un percorso graduale di maggiore sostenibilità finanziaria”.
Gradualmente, anno dopo anno, Palazzo Sansedoni infatti dovrebbe ‘scendere dalla vetta’ per tornare a deliberare erogazioni meno consistenti (quella ipotizzata oggi per il bilancio consuntivo 2023 è di 10 milioni, ndr.).
Più di 5 milioni di euro sono destinati alla “società inclusiva” (3,4 di questi per il mondo del volontariato, ndr.) , 2,5 invece i milioni andati alla “cultura” e 9,4 le risorse dedicate allo “sviluppo territoriale” (qui rientra anche l’acquisto da 8 milioni del Medicine research center che ospita Tls, ndr). Negli ultimi quattro anni le erogazioni sono state pari a 42 milioni e si sono concentrate per l’85% su Siena e provincia ed il restante 15% per l’Associazione delle fondazioni bancarie.
Gli interventi sul territorio, quest’anno, inoltre hanno generato ulteriori cofinanziamenti per 17 milioni generando complessivamente 34 milioni di investimenti.
I conti del 2022 “non risentono, dopo tempo, di eventi straordinari”, così il presidente di FMps Carlo Rossi ha commentato un bilancio che presenta un utile di 9,1 milioni di euro. Il patrimonio netto si staglia a 569 milioni di euro, più 5,3 milioni rispetto al 2021 ma soprattutto più 134,8 milioni rispetto al 2017.
Tra i capitoli affrontati durante la conferenza stampa c’è stato quello di Mps (la Fondazione ha una partecipazione dello 0,40%, pari a 10 milioni, ndr) , che è stato affrontato lungo due versanti: il primo è quello della mancata presenza di membri delle fondazioni bancarie nel cda della Banca; la seconda è sulla possibilità di tenere nuove mostre con le opere di Rocca Salimbeni.
“E’ andata male”, così ha esordito Rossi parlando del tema del consiglio di amministrazione dell’Istituto. “Non nascondo la delusione ma non c’era l’obiettivo di mettere la nostra bandiera dentro Monte dei Paschi. Assogestioni è stata più brava”. Quanto alle opere “è in cantiere una mostra sugli artisti del’900”, ha annunciato il presidente che però non ha svelato ulteriori dettagli.
KV