FMps, Rossi: “Bando sulle residenze, nuova fase possibile in autunno. L’ops di Mediobanca non cambia nulla per Rocca Salimbeni”

“Un approccio responsabile, solido e vicino al territorio, nei limiti delle risorse disponibili ma con una visione di lungo periodo”: l’impegno che Fondazione Monte dei Paschi si prenderà per Siena nel 2025, e negli anni successivi, secondo il presidente Carlo Rossi non può che non seguire questa linea.

Anche nel 2025 le erogazioni dell’Ente dovrebbero posizionarsi su una cifra che andrà tra i dieci e i dodici milioni di euro. Un livello di sostegno al territorio che palazzo Sansedoni “è in grado di garantire attraverso una pianificazione attenta, ancorata ai settori rilevanti e guidata da un ascolto continuo dei bisogni locali”.

Il vertice dell’Ente di palazzo Sansedoni entrando nel merito dei progetti, è possibilista sul fatto “che in autunno si possa aprire una seconda fase” del bando dedicato alle residenze assistenziali per gli anziani non autosufficienti. “Lanciato con un primo stanziamento da 500mila euro, l’avviso è stato successivamente rifinanziato con 1,5 milioni complessivi – ha ricordato Rossi – . Si tratta di un’iniziativa emersa direttamente dal territorio, in risposta a una domanda crescente legata all’invecchiamento della popolazione e all’aumento delle situazioni di non autosufficienza”.

In merito agli stanziamenti il presidente di Fondazione Monte dei Paschi ha poi specificato quali sono i due vincoli fondamentali per FMps: “le risorse disponibili – non si può spendere ciò che non si ha; le condizioni generali, che in alcuni casi hanno ostacolato la realizzazione di interventi, come ad esempio la creazione di nuovi posti letto per studenti – ha spiegato-. Abbiamo provato a destinare risorse, ma servono anche un investitore, un gestore, un contesto urbanistico favorevole, e la collaborazione degli attori pubblici e privati”.

Ed anche sul sociale, ha proseguito, “avremmo voluto fare di più, ma l’obiettivo rimane quello di realizzare interventi mirati, che generino valore concreto e duraturo, evitando di erogare risorse solo per rispondere a emergenze immediate”.

Infine il passaggio su Rocca Salimbeni, anzi sull’ops che Mediobanca ha lanciato su Banca Generali come contromossa all’operazione dell’istituto senese. “Condivido il parere di Luigi Lovaglio quando dice che non cambia niente sull’offerta di Rocca Salimbeni. In futuro potremmo dire quale sarà l’esito di questo fermento che c’è sul mercato e che non riguarda solo Mps”.

Rossi, nel ribadire l’appoggio all’offerta del Monte su Mediobanca, ha escluso l’ipotesi di aumentare la partecipazione di FMps nella conferitaria. “Nuovi investimenti – ha detto non sono all’orizzonte. Al momento restiamo investitori pazienti, mentre altre Fondazioni che avevano partecipato con noi all’aumento di capitale hanno dismesso”.