Un incontro tra il patrimonio artistico e la cultura vitivinicola del territorio, pensato come un’esperienza multisensoriale: è questa l’idea che sta alla base di “Sorsi d’arte”, un ciclo di appuntamenti organizzati all’interno dei musei senesi dai volontari del Servizio Civile Regionale. I Museum Angels, dunque, tornano a essere protagonisti della vita dei musei di Fondazione Musei Senesi nei quali prestano servizio e lo fanno con un calendario di visite particolari, cui saranno associate degustazioni di vini prodotti nelle cantine del territorio.
I musei diventano, così, il punto d’incontro tra l’arte e la cultura vitivinicola ed enologica, all’insegna della valorizzazione delle terre di Siena, della loro storia e delle loro tradizioni. Una sorta di gioco che coinvolge tutti i sensi: i visitatori vivranno un viaggio nella storia dell’arte, guidati dalle note aromatiche e olfattive dei vini e immersi in un mondo fatto di sapori e saperi.
Il calendario di “Sorsi d’arte” si dispiegherà, dunque, nei mesi autunnali a partire dall’ultimo finesettimana di ottobre e coinvolgerà i musei di Trequanda, Castelnuovo Berardenga, Montepulciano, Pienza e Buonconvento, grazie al contributo e all’aiuto dei rispettivi Comuni. Per una scoperta nuova, fatta a piccoli sorsi, delle terre di Siena intese come terre del buon vino e del buon vivere, dove il terroir non determina solo il carattere e l’unicità dei vini ma ha anche dato vita a storie, tradizioni e forme artistiche che oggi caratterizzano i musei di Fms.
“Una delle particolarità delle terre di Siena – spiega la direttrice di Fondazione Musei Senesi Elisa Bruttini – è rappresentata dal forte legame tra il territorio e le espressioni artistiche e culturali, fra le quali spicca anche la tradizione enologica. Fms da anni persegue la ricerca di un turismo lento, che permetta di assaporare il territorio e veda i musei come luoghi in cui star bene e vivere momenti di benessere. Per questo, la proposta dei Museum Angels ci è parsa fin da subito una bella chiave di lettura per il patrimonio dei musei senesi, possibile grazie alla consueta azione di rete tra diversi soggetti”.