Un prestito di soccorso alle persone e alle famiglie sovra indebitate e con difficoltà di autonomo accesso al credito. È quello che prevede la convenzione, firmata oggi alla sala Maggiore della Misericordia, tra la Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura e banca Mediolanum. Le situazioni di sovra indebitamento, che negli anni sono aumentate, hanno visto diminuire la capacità di spesa anche a causa della attuale grave inflazione con retribuzioni sostanzialmente ferme rispetto all’incremento del costo della vita.
Con questa convenzione la Fondazione per la prevenzione dell’usura garantirà il 60% dell’importo dei finanziamenti concessi dalla banca.
L’importo massimo erogabile per ciascun finanziamento sarà di 20mila euro e potranno durare fino a 5 anni.
“La nostra banca collabora con le fondazioni italiane dal 2009 – commenta Giovanni Pirovano, presidente Banca Mediolanum –. Questa è la quindicesima fondazione con cui intraprendiamo un percorso e siamo molto orgogliosi di questo. Gli interventi che facciamo, lì facciamo con un tasso simbolico dell’1,25%, perché riteniamo doveroso facilitare l’inclusione finanziaria di famiglie perbene, ma definite non bancabili”.
La Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura riceve, ogni anno, il 25% dei fondi antiusura a livello nazionale e la firma della convenzione odierna testimonia l’importanza della sezione regionale in questo ambito.
“La Banca Mediolanum ci ha cercato e noi siamo stati orgogliosissimi della proposta – spiega Francesco Pulitini, presidente della fondazione -. La prima cosa che ci ha convinto è stata la velocità negli interventi che ci hanno garantito. Solitamente ci vogliono tre mesi per far sì che le nostre richieste vengano accolte e Banca Mediolanum ci ha dato assicurato che qualsiasi richiesta sarà accolta nel giro di una settimana”.
Negli ultimi anni, il sovraindebitamento è aumentato notevolmente e il dato ha suscitato le riflessioni delle molte persone presenti oggi, in particolar modo dell’arcivescovo e Cardinale Augusto Paolo Lojudice.
“Il gioco di squadra facilità sempre il lavoro – commenta Lojudice -, ma con l’aumento del costo della vita non è semplice combattere la povertà. Dobbiamo essere onesti e sinceri: non sempre si riesce nella missione di sconfiggere la povertà, ma con il lavoro collettivo, con il volontariato e con il buon senso si può raggiungere risultati importanti”.
Pietro Federici
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