Oltre 600mila euro in arrivo per il nostro territorio di cui 87mila destinati alla provincia e più di 513mila per i comuni: sono i fondi che il Ministero dell’Interno ha destinato agli enti locali per garantire la continuità dei servizi erogati in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas.
Nello specifico le risorse in arrivo sono una parte di uno stanziamento da 150milioni di euro e la ripartizione è stata decisa con un decreto firmato lo scorso 29 dicembre dai ministri Matteo Piantedosi, Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli. L’atto è stato pubblicato in questi giorni nella Gazzetta Ufficiale.
I fondi maggiori arriveranno ai comuni che hanno una popolazione elevata e per cui la base di riparto – che è calcolata sommando le varie voci di luce e gas – è più alta. A Siena toccheranno oltre 78mila euro, Poggibonsi ne riceverà poco più di 46mila e Colle Val d’Elsa quasi 38mila. Superano ampiamente i ventimila euro a testa anche le risorse che saranno intercettate rispettivamente da Chiusi, Montalcino e Montepulciano.
“Accogliamo con favore queste risorse, ma dobbiamo sottolineare come si tratti di uno stanziamento che copre poco meno del dieci per cento dell’aumento complessivo registrato fra il 2021 e il 2022 per quanto riguarda le spese sostenute da questa amministrazione”, è l’osservazione che ha fatto l’assessore al bilancio del Comune di Siena Luciano Fazzi. “Fino ad ottobre 2022 – ha aggiunto- il Comune ha speso oltre due milioni di euro per le bollette di luce e gas. Nel 2021, per tutto l’anno, furono spesi circa un milione e trecentomila euro”
Per David Bussagli, presidente della provincia il ristoro “è del tutto insufficiente e parziale” perché, spiega, “se il fondo ha come scopo quello di garantire la continuità dei servizi erogati, difficile che possa farlo se arriva a bilancio ormai chiuso. Attendiamo naturalmente l’erogazione del contributo-ha proseguito-, allo stesso tempo ci attendiamo provvedimenti strutturali da parte del Governo e nel frattempo, proseguiremo, pur nelle difficoltà che non riguardano solo gli enti ma soprattutto cittadini e famiglie, garantendo continuità alle nostre attività e azioni come ente del territorio”.
Marco Crimi
Foto di: Michele Ciavarella/ Ministero dell’Interno