Conoscere e comprendere le tendenze e le innovazioni che stanno colpendo e trasformando le tavole degli italiani e capire quale sia il modo migliore per investire nel futuro. È questo l’obiettivo che si è proposto Ikigai che, per fare chiarezza su un tema complesso come quello del Food tech, ha invitato ospiti di eccezione: Luigi Galimberti, presidente di ToSeed & partners, Angelo Riccaboni, direttore scientifico di Siena Food lab, Giancarlo Addario, principal di Five seasons ventures, e Mattia Monti, Ceo di Tan food. Ikigai, che ha organizzato il Community event, è una delle iniziative storiche di Fondazione Monte dei Paschi che ormai da anni eroga finanziamenti e borse di studio per aiutare i giovani nello sviluppo della loro carriera
Il mondo dell’agroalimentare, e dell’agricoltura, al netto di un immaginario collettivo ancora legato ad una visione bucolica, è innovazione. Parola di Luigi Galimberti che ha spiegato come il vero punctum sia capire “quando spostiamo l’asticella dell’innovazione”. “Da sempre, l’agricoltura è trasformazione – ha aggiunto -. Non credo che l’agricoltura per come l’abbiamo conosciuta fino a oggi possa sfamare le persone di domani; fattori come l’aumento della popolazione mondiale e i cambiamenti climatici impongono un certo ripensamento. La nuova frontiera, indubbiamente, è l’agricoltura di precisione: produrre di più con meno grazie alla tecnologia”.
Che ancora ci sia un certo scetticismo tra le persone comuni, tuttavia, è un fatto che ammette lo stesso Galimberti: “Non è sbagliato reagire in un certo modo quando si sente parlare di mangiare insetti o grilli. Al momento, dobbiamo affinare i meccanismi che già abbiamo per rendere sempre più efficiente il comparto”.
Soddisfatto per la riuscita dell’evento anche Alessandro Collesano, direttore del progetto Ikigai, che ha detto: “Abbiamo parlato delle nuove tecnologie e delle nuove tendenze dell’Agritech, dalla logistica alla manipolazione del cibo fino alla carne coltivata di cui si parla molto oggi”. “Ikigai vede con favore queste iniziative – prosegue Collesano – nel settore del Food tech e vediamo con favore tutte le application da parte delle start-up del settore”. “Peraltro – conclude Collesano -, di recente abbiamo raddoppiato con il programma Ikigai-Toscana che ci ha visti aprire un nuovo acceleratore a Prato. Tutte le start-up che hanno buone idee sono, come sempre, le benvenute”.
Emanuele Giorgi