Dopo un giorno dalla pubblicazione del Rettore dell’università per stranieri Pietro Cataldi su Youtube e sulla pagina dell’ ateneo sono arrivate le prime reazioni dalla politica locale. A rispondere in un comunicato congiunto due membri di Forza Italia: il vice coordinatore provinciale Siena, Alessandro Manganelli e della responsabile comunicazione, Maria Concetta Raponi . Cataldi nel filmato , lo ricordiamo, aveva sostenuto non fosse preoccupato sullo stato di salute dei suoi studenti o su possibili contagi da Coronavirus ma fosse allarmato dal “razzismo e della discriminazione. Quando si insinua in noi può seguire le strade più strane – spiega Cataldi-. I pochissimi studenti italiani rientrati dalle esperienze di studio in Cina e gli ancor meno numerosi studenti cinesi arrivati di recente sono monitorati uno per uno, d’intesa con le autorità sanitarie e non presentano alcun problema e alcun rischio”.
Sulla stessa linea d’onda è stato il sindaco Luigi De Mossi che oggi, dopo aver incontrato due ristoratori cinesi, ha detto che ha più paura del razzismo che del virus, Si trovano invece in disaccordo i membri di Forza Italia. “La domanda nasce spontanea ma il rettore in quale mondo vive? Percepisce oggi la differenza fra vigilare, fare prevenzione dal fare del razzismo?- questo il commento sull’afermazione di Cataldi di Raponi e Manganelli-. Si rende conto che ad oggi la gente vuole soltanto avere certezze per la propria salute, non confondiamo alcuni casi isolati di psicosi da virus con la realtà vera. Caro rettore, Siena e tutta la provincia vogliono solo conoscere lo stato delle cose e vivere in sicurezza senza rischio alcuno. Sollevare dei dubbi o chiedere maggiori controlli non è razzismo ma essere realisti viste le vicende di questi giorni in tutto il mondo.”
“Certi discorsi poi del rettore suonano male soprattutto in queste ore quando i governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e la provincia di Trento in una lettera a firma congiunta al Ministero della sanità hanno chiesto che anche i bambini di rientro dalla Cina che frequentano le scuole siano sottoposti al regime di isolamento – continuano-. Questa notizia ha creato e sollevato nuovamente dubbi e preoccupazioni locali ancora sui controlli e la prevenzione attuata ad oggi anche nella nostra Regione nei confronti del Coronavirus. Come mai la Regione Toscana non si unisce a questa prevenzione? Quali certezze può dare nel caso ai cittadini in particolare della provincia di Siena ?[..]Quindi in sintesi noi di Forza Italia diciamo SI alla prevenzione, no al buonismo o alla demagogia di chi sottovaluta il problema o lo banalizza. Nessuno ha voglia di perder tempo, soprattutto in momenti in cui l’Oms ha dichiarato l’emergenza globale sul Coronavirus.”
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