Il colore dei fiori, il verde delle nuove siepi di Largo Cacioli hanno fatto da cornice al 25 aprile di Chiusi. Alle 12.15, in questo luogo ameno del centro storico, si è svolta la cerimonia conclusiva, dopo una serie itinerante di deposizioni di corone di fiori di fronte ai vari cippi e monumenti del Comune. Qui, sotto la statua che ricorda Mario Morgantini, Ermanno Baldetti, Pietro Guazzini, Dino Morelli, martiri della Resistenza chiusina, e tutti i caduti, al suono della Filarmonica, e davanti a un folto pubblico, si è svolta la commemorazione forse più significativa, con l’inaugurazione di spazi rinnovati. Ha parlato Sara Marchini, consigliere comunale delegato alla memoria storica, per ricordare “tutti i civili e i partigiani che persero la vita durante i bombardamenti, le battaglie e gli stenti della Seconda guerra mondiale”. Il sindaco Stefano Scaramelli ha fatto un breve saluto, anche per invitare i cittadini a preservare luoghi come questi giardini rinnovati, all’ingresso del centro storico. Si tratta di un luogo simbolo, dedicato alla memoria di Don Rinaldo Cacioli, parroco, croce di guerra al valor militare, ucciso durante un bombardamento in Africa. E proprio qui di fronte, durante la liberazione di Chiusi, si sono svolti gli contri più cruenti tra le truppe degli alleati e quelle nazifasciste. Dare nuova vita, tenere curato e pulito questo angolo incantato del centro storico, con gli alberi, l’arredo urbano, la fontana, le panchine, il monumento ai caduti, non ha solo il valore di un senso civico, ma anche di tutela di una memoria storica. L’inaugurazione di Largo Cacioli è avvenuta dopo la deposizione di corone a Montallese, Macciano, rione Carducci, in varie zone di Chiusi Scalo e del centro storico. La Filarmonica Città di Chiusi, ha accompagnato tutto il percorso, eseguendo brani suggestivi e patriottici, a partire dall’inno nazionale, con la riconosciuta capacità: di recente è stata riconosciuta “banda di interesse nazionale”.