“Abbiamo le idee, le persone e l’energia necessaria per sviluppare progetti innovativi, preservare l’esistente e guardare al futuro, in un’ottica provinciale, nazionale e internazionale. Montalcino, Toscana, Mondo, è la nostra idea di città – territorio nuova ed aperta al dialogo, che si confronta con i protagonisti dell’economia e della politica italiana, ma che guarda anche alla quotidianità dei problemi dei cittadini”. Con queste parole, Silvio Franceschelli, candidato sindaco per Montalcino, chiude la campagna elettorale, in vista della elezioni amministrative 2012, che ha visto “parte della politica, ancora attaccata al vecchio schema di delegittimazione e diffamazione dell’avversario, mentre, credo, che ai cittadini interessino le proposte sulla crescita del territorio, la conservazione dei servizi e il mantenimento del benessere”.
Ed allora ecco le tre parole chiave del programma di Franceschelli: Montalcino come territorio, opportunità, valorizzazione, occupazione, dialogo e cultura; Toscana come giovani, agricoltura, economia, imprenditoria, sviluppo, impresa, artigianalità; Mondo come green economy, rispetto per l’ambiente, made in Italy, innovazione, sostenibilità e qualità. Un programma sostenuto dalla coalizione formata da Partito Democratico, Socialisti e Sinistra Ecologia Libertà (Sel), che si dice pronta ad intraprendere una nuova stagione di crescita e di sviluppo per Montalcino, nel preciso intento di “fare squadra”, affrontando, uniti, i problemi e le necessità di quanti vivono e lavorano a Montalcino, partendo dalla condivisione di principi come la trasparenza, l’onestà, la competenza e l’efficienza dell’azione amministrativa. Lo hanno ribadito, in ogni uscita pubblica, i candidati di Centrosinistra per Montalcino, cinque uomini e cinque donne, già attivi nella società civile, provenienti dalle diverse categorie economiche e dalle molte frazioni di Montalcino; otto candidati su dieci sono volti nuovi della politica e nell’insieme hanno un età media di 38 anni.
“In un momento difficile come questo – continua Franceschelli – in cui, dal livello nazionale a quello locale, viene meno la fiducia nella politica e nei partiti, il nostro compito è quello di ridare speranza, attraverso un taglio radicale alla vecchia politica, mettendo ai margini chi se ne è servito da troppo tempo. I cittadini sono stanchi di vedere le stesse facce e liste composte con parenti e volti che della politica ne hanno fatto una professione lunga decenni, anche riciclandosi sotto simboli diversi, ed ormai sono parte di un sistema politico, generale, rovinoso. C’è bisogno di un forte cambiamento e di un rinnovamento e, noi, abbiamo avuto la determinazione, nel nostro piccolo, di marcare la distanza da un sistema generalmente inaccettabile e per questo chiediamo ai cittadini di darci la forza necessaria per assumere decisioni importanti e, magari, anche dirompenti. Sono un professionista, sono stato segretario del PD per due anni e mezzo e rivendico questa esperienza, ma non ho mai ricoperto ruoli amministrativi, né incarichi in enti ed istituzioni di riferimento politico; non ho mai preso un centesimo dalla politica e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Bisogna dare dei segnali ai cittadini e per questo, utilizzerò mezzi propri per gli spostamenti istituzionali, nessuna auto di rappresentanza sarà tollerata ma solo rimborso spese, e la stessa cosa varrà anche per il telefono, solo quello personale. Su questo aspetto, da contribuente, mi piacerebbe sapere se chi oggi intende darci lezioni ha fatto lo stesso quando ha ricoperto ruoli istituzionali. E quali sono gli incarichi ricevuti per mano della politica, magari proprio dallo stesso colore, oggi, invece, rinnegato. La discontinuità sta nei fatti e non nelle chiacchiere, questo è un terreno sul quale non intendo prendere lezioni da nessuno”.
“L’intervento a Montalcino, durante la campagna elettorale, di personaggi di rilievo della politica nazionale come Ermete Realacci ed Enrico Letta rispondono all’esigenza di accendere i riflettori su Montalcino poiché “il nostro obiettivo è – spiega Franceschelli – di attrarre nuovi investimenti per far crescere un territorio considerato strategico non solo per l’economia locale, ma per tutta la Regione Toscana e simbolo del made in Italy di qualità nel mondo. Sono convinto che la città del Brunello debba essere sostenuta e promossa dalle istituzioni a tutti i livelli, per questo ho ritenuto importante creare momenti di ascolto e partecipazione con i protagonisti della politica nazionale e regionale, appuntamenti che si sono rivelati molto importanti come l’incontro con il presidente della Toscana Enrico Rossi e il presidente della provincia di Siena Simone Bezzini. Mi domando -conclude Franceschelli- come si possa pensare di governare un territorio come il nostro isolandolo dal contesto regionale e nazionale, senza possibilità di interloquire con nessuno, provocando una deriva dannosa e senza ritorno. E, riferendomi alle critiche ricevute, alle quali in più di due mesi di campagna elettorale non ho mai risposto, vorrei sottolineare che, delegittimare l’avversario anche dichiarando circostanze non veritiere, che saranno dimostrate in ogni sede, non aiuta alla crescita del territorio, per questo motivo, ritengo che la scelta di illustrare i nostri progetti e le nostre idee, piuttosto che rispondere a continui attacchi strumentali e critiche, sia stata la strada migliore per il bene di Montalcino e delle sue frazioni”.