È Francesco Disanto il vincitore del Fedelissimo d’oro 2022. Il trofeo, giunto ormai alla 43° edizione, premia il giocatore che maggiormente si è distinto durante l’anno ed è assegnato dal Siena Club Fedelissimi, storica istituzione del tifo bianconero. Negli anni questo titolo è stato sollevato da giocatori del calibro di Massimo Maccarone, Enrico Chiesa, Simone Vergassola, Emanuele Calaiò, Michele Mignani e tanti altri ancora.
Non poteva mancare alla premiazione Lorenzo Mulinacci, presidente del club di tifosi, che prima di consegnare il trofeo a Disanto, ha parlato anche della stagione appena conclusa: “Avevamo iniziato benissimo col ripescaggio in Serie C ed avevamo festeggiato con la cena in strada. Dopodiché i problemi sono iniziati con l’esonero di Gilardino e tanti errori importanti hanno complicato la stagione”. “Di quest’annata – dice Mulinacci – c’è da salvare il ripescaggio e la salvezza, che rispetto agli obiettivi sbandierati all’inizio, era il minimo”.
“Mi hanno spiegato che si tratta di un premio importante – dice invece Francesco Disanto – e per me è un onore essere qui e riceverlo. Devo ringraziare Siena perché dopo aver fatto la C ero sceso di categoria e stavo cercando di ritrovare la Lega Pro. In questo contesto è arrivata la chiamata della Robur che all’epoca avrebbe dovuto affrontare la D ed ho deciso di intraprendere questo percorso”. “Ogni campionato ha una storia a sé – prosegue – e di difficoltà ce ne sono state tante in questa stagione così come i momenti belli. La cosa che deve essere sotto gli occhi di tutti è che il gruppo è sempre stato compatto nonostante i cambi societari e di allenatore per cercare di centrare l’obiettivo”. “Rimane il dispiacere – conclude Disanto – perché per una vittoria mancata potevamo essere anche nei play-off”.
Emanuele Giorgi