“Sono nato a Siena – dice Francesco Gradi candidato per la lista Emanuele Montomoli Sindaco – ed ho vissuto e respirato da sempre l’aria delle tanto amate “lastre” di pietra serena. Se faccio un tuffo nel passato, nemmeno poi così tanto lontano, la mente mi porta a quella Siena scandita da riti consueti e nobili dell’aperitivo dal Nannini davanti a Piazza del Monte o alla visita tanto desiderata di noi bambini ai cigni della Lizza (ora miseramente imprigionati)”.
“Ricordo bene il rito del “vestirsi bene” di mia nonna che faceva la sarta e dalla periferia prendeva l’autobus e andava in città per cercare i bottoni per rifinire i suoi tailleur e anche per capire dalle vetrine cosa andasse di moda e quale era il colore della stagione – prosegue Francesco –. Tornava a casa sempre ispirata e appagata perché rubava con gli occhi la qualità e la varietà delle scelte fatte dai commercianti del centro. Sono anche questi riferimenti che, nel 2011, mi hanno spinto ad aprire un negozio di design nel centro storico con l’intento di portare in una città gelosa della sua storia e protetta dalle sue possenti mura un respiro creativo e internazionale. Anche quando in seguito la mia vita ha preso altri percorsi, mi sono ritrovato spesso a passare per quella via e quando al posto del mio amato negozio ho trovato un bazar di cover di cellulare ogni volta è stata una coltellata al cuore”.
“Curiosando nelle strade del “centro commerciale naturale”, come viene miseramente definito un bene patrimonio universale UNESCO, vedo una miriade di negozi vuoti, sfitti o in vendita, dove in bella mostra sono solo ragnatele o carte di giornali datati a coprirne gli interni. A Siena ormai si è fatto spazio il degrado – prosegue Gradi – che disincentiva anche gli stessi cittadini a tornare a vivere la città, ad animarla anche solamente per fare le “vasche” per incontrare amici e tessere relazioni sociali. Ritengo che questo sia un problema impellente da risolvere per invertire la tendenza e tentare di mantenere lo charme e la fama che la nostra città si è costruita negli anni soprattutto adesso che sta iniziando la stagione turistica”.
“Nei miei viaggi di lavoro parlando della mia città avverto sempre una sentita ammirazione verso Siena e vorrei contribuire a preservare la sua fama, che avverto in forte pericolo, salvaguardando il suo valore estetico che è lo stesso che ritroviamo raffigurato negli affreschi di Palazzo Pubblico e nei fondo oro conservati nella Pinacoteca, che hanno fatto scuola di bellezza nel mondo fin dai tempi di Duccio – conclude Gradi -. Forte delle mie esperienze all’estero, mi piacerebbe creare un tramite diretto tra gli esercenti e il Comune, creando un piano di riorganizzazione del suolo pubblico, magari coordinando gli arredi urbani, valorizzando giardini e aree verdi del centro storico fino ad arrivare alle periferie, alle rotatorie cittadine e a tutti i luoghi dimenticati e dal potenziale ancora inespresso. Invito, così, tutti i cittadini che avvertono lo stesso mio disagio a parlarne, venendo nella nostra sede in Piazza del Campo per un confronto non polemico ma costruttivo perché la nostra città deve tornare ad essere un esempio e un vanto date le potenzialità che ha e potrebbe ancora esprimere”.