Ha collaborato anche la procura di Siena, insieme a quelle di Genova, Velletri, Tivoli, Pistoia e Ancona, all’indagine, coordinata dalla procura di Civitavecchia e condotta in tutta Italia dalla polizia di Frontiera marittima del comune romano che ha smascherato un sistema criminale che coinvolgeva numerosi cittadini tunisini arrivati in Italia tramite traghetti partiti dal loro Paese. Nello specifico i membri del sodalizio si fingevano poveri e residenti in Italia per ottenere permessi di soggiorno e benefici economici , come assegni per il nucleo familiare e voucher, che poi sfruttavano tornando nel loro Paese Natale. La frode è stata da 300mila euro e sono nove le persone finite sotto procedimento penale all’esito dell’indagine, che è durata più di un anno.