“Fronteggiamenti: reato di rissa solo su querela”, Michelotti prova a inserire la proposta nella riforma della giustizia

« Fatte salve le ipotesi di uccisione e di lesione personale dalla quale derivi una malattia o un’incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore a venti giorni, il colpevole è punito a querela della persona offesa se il reato è commesso nel corso di manifestazioni storiche e culturali autorizzate dalla regione competente ».

Recita questo la proposta di modifica all’articolo 588 del codice penale che Francesco Michelotti, onorevole di FdI,  ha depositato insieme al deputato dello stesso partito Francesco Mura.

L’atto fa riferimento alla materia di procedibilità per il reato di rissa nel corso di manifestazioni storiche e culturali.

“Posto che non ci possono essere norme ad hoc per il Palio – ha spiegato Michelotti – con questo stratagemma eviteremmo che si possa intervenire d’ufficio” in caso dI fronteggiamenti “ma solo per denuncia dei contradaioli”.

L’onorevole dunque paventa una soluzione per superare il nodo legislativo che ha portato, negli ultimi anni, ai processi ai contradaioli.

Adesso però, spiega Michelotti, serve un cambio di strategia parlamentare: la proposta infatti deve essere ancora incardinata nei lavori delle commissione. Ed ecco quindi che il deputato di Fratelli d’Italia proverà ad agganciare  l’atto al disegno di legge della Riforma della giustizia.

Su questo tema ovviamente si lega l’argomento delle rievocazioni storiche che ha visto arrivare 6mila euro dalla Regione per il Palio ma che ha anche visto Siena messa sullo stesso livello di una moltitudine di manifestazioni toscane, come il carnevale dei Figli di Bocco di Castiglion Fibocchi.

Ed è proprio su questo che si sono imposti una riflessione ed un dibattito in città. “Tutte le iniziative legislative servono a tutelare la Festa”, ha però ricordato l’onorevole.

“Credo che” sul tema del Palio ” non bisogna mai abbassare la guardia – ha proseguito – Certi ambienti vogliono attaccare i quattro giorni. Ecco perché l’attenzione va mantenuta alta”.

Katiuscia Vaselli