Come noto, i lavoratori del Comparto Sicurezza e Forze Armate non godono di “copertura” assicurativa Inail e, pertanto, sono tenuti a partecipare, tramite il pagamento del ticket, alle spese sostenute dal servizio sanitario per gli infortuni riportati nell’ambito del servizio. Si verifica quindi, a mero titolo di esempio, il paradosso che un poliziotto o un carabiniere che nell’impedire una rapina o un furto riporti lesioni che richiedono cure mediche, debba pagare il ticket del Pronto Soccorso nonché di contribuire a tutte le ulteriori prestazioni legate all’infortunio subito”, si apre così la lettera aperta che la Fsp Polizia Toscana ha scritto al presidente della Regione, Eugenio Giani.
La missiva continua: “Da molti anni, la nostra organizzazione sindacale si batte per ottenere un equo intervento a favore di colore che, con dedizione e professionalità, quotidianamente rischiano la loro integrità fisica per la tutela dei cittadini. Le nostre richieste seppur a parole siano state ampiamente accolte e condivise, non hanno però mai avuto una concreta e definitiva attuazione né dalla politica né dalle istituzioni stesse. Ci permettiamo di sollecitarla in merito, perché registriamo quanto è avvenuto recentemente in altre regioni tra cui in Emilia Romagna, Liguria e Lombardia, in ultimo la regione Veneto che proprio in questi giorni ha approvato la delibera di Giunta numero 680 del 25 maggio 2021 con la quale dispone, ‘a precisazione di quanto prevista dalla Dgr numero 383del 2013, che le prestazioni di Pronto Soccorso esitate in codice bianco, erogate a seguito di infortunio sul lavoro subito da soggetti appartenenti alle Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare, Arma dei Carabinieri, Forze Armate e Vigili del Fuoco che non godono di copertura assicurativa Inail, e le successive prestazioni sanitarie correlate allo stesso infortunio e per il periodo dell’infortunio non sono assoggettate al pagamento della compartecipazione alla spesa”.
Il comunicato che cita poi quanto fatto dal presidente della regione Veneto, il quale “ha definito l’iniziativa come “un doveroso riconoscimento per le forze dell’ordine che possono così avere una tutela rispetto al loro lavoro”, spiega che “a quanto ci risulta la regione Toscana adottò nel 2017 un provvedimento analogo a quello della regione Veneto, a seguito di un grave incidente per il ferimento dell’artificiere per la bomba esplosa a capodanno nella città di Firenze. Con tale provvedimento la Giunta regionale toscana deliberò “di integrare e modificare le citate Deliberazioni numero 534 del 2007 e 1372 del 2016, stabilendo che non sono soggette al pagamento delle quote di partecipazione al costo l’accesso e tutte le prestazioni di Pronto soccorso, compreso l’eventuale contributo di digitalizzazione, classificate con codice bianco o azzurro, erogate a seguito di infortunio sul lavoro subito da soggetti appartenenti alle Forze di Polizia, Arma dei Carabinieri, Forze Armate e Vigili del Fuoco, che non godono di copertura assicurativa Inail; ai fini dell’identificazione e registrazione della suddetta esenzione il codice regionale J06 che sostituisce il precedente codice Lrt di cui alla Dgr 1372 del 2016”. Provvedendo ad aggiornare anche l’elenco dei codici di esenzione dal pagamento del contributo sulla digitalizzazione delle procedure di diagnostica per immagini di cui all’allegato “A” della Dgr 1372 del 27 dicembre 2016. Dal 2018 ad oggi, come ci confermano anche le molte segnalazioni che ci arrivano al sindacato dagli addetti di Polizia, ci risulta che le asl non abbiano più avuto disposizioni in merito a quanto stabilito dalla delibera suddetta”.
La lettera, poi si conclude: “Rimanendo a disposizione per un eventuale confronto, Le chiediamo signor Presidente se, alla luce anche dei provvedimenti approvati nelle altre Regioni onde evitare disparità di trattamento verso gli operatori del comparto sicurezza impegnati con assoluta dedizione e capacità in servizi a tutela della salute pubblica, non ritenga opportuno modificare gli indirizzi della Giunta relativamente alle disposizioni in tema di compartecipazione alla spesa sanitaria, garantendo l’esenzione del pagamento del ticket relativo alle prestazioni di Pronto Soccorso ed estendendo l’esenzione anche alle successive prestazioni diagnostiche, terapeutiche e riabilitative erogate come conseguenza dell’infortunio stesso anche per tutti gli operatori delle Forze dell’Ordine”.