Prima era stato riconosciuto grazie alle telecamere del Comune, poi l’esame delle impronte ha confermato la sua identità: è così che un 26enne italiano di origini tunisine è stato portato in carcere dalla polizia, che ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Siena su richiesta della procura.
Il giovane è indagato per due furti commessi nella notte tra il 4 e il 5 giugno, in un negozio di parrucchieri ed in uno d’abbigliamento in pieno centro. Gli agenti della squadra mobile, con la collaborazione dei carabinieri, avevano ricostruito i suoi movimenti analizzando le videocamere di sorveglianza. Poi, appunto, l’esame delle impronte condotto dalla scientifica, giunta immediatamente sulle scene del crimine, che ha dissipato ogni dubbio sulla sua identità. Durante una perquisizione domiciliare, avvenuta lo scorso mese, gli investigatori avevano anche trovato vestiti usati durante i due furti. Da qui la misura cautelare emessa nei confronti del 26enne, già denunciato alla procura della repubblica di Siena.
“Si rappresenta che il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna”, viene ricordato.
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