In un’attività in centro a Siena ha rubato 800 euro da un registratore di cassa, da un altro esercizio invece è uscito a mani vuote. L’uomo, un 26enne tunisino, è stato stato denunciato dalla polizia, grazie allo scambio di informazioni con i carabinieri.
Le indagini condotte dagli agenti della squadra mobile della questura sono partite dopo che, nella notte tra il 4 e il giugno, il giovane aveva forzato con calci e spallate le porte di ingresso di un parrucchiere e di un negozio di abbigliamento.
I suoi movimenti sono stati ricostruiti in modo scrupoloso, con l’analisi dei filmati delle telecamere cittadine. In un esercizio, si diceva, il ventiseienne si era impossessato del registratore di cassa, rubandone il contenuto di 800 euro e abbandonandolo lungo le strade cittadine. Dalle indagini è, invece, emerso che dall’altro negozio, il malfattore – pluri pregiudicato per reati analoghi – se ne era uscito a mani vuote, lasciando tuttavia il titolare con i danni alla vetrina.
Bisognava però dare un nome a quel volto ed ecco che sono intervenuti i carabinieri di San Gimignano, che hanno riconosciuto il tunisino perché ben noto all’Arma.
Così la polizia ha eseguito una perquisizione nella casa del presunto responsabile, dove sono stati trovati ulteriori elementi a sostegno della tesi investigativa, come la particolare maglietta indossata durante i fatti.
L’uomo è stato dunque denunciato in stato di libertà alla Procura di Siena, in attesa di ulteriori riscontri investigativi.
“Si rappresenta che il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna”, ricordano i poliziotti