Siena

Galleria dell’Accademia di Firenze, la direttrice Hollberg saluta dopo otto anni di mandato: “Abbiamo portato il museo nel ventunesimo secolo”

Non ha rimorsi Cecilie Hollberg al termine dei suoi otto anni di mandato come direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze. E ai giornalisti rivendica ciò che è stato fatto per consegnare il museo al ventunesimo secolo.

Oggi è stato il suo ultimo giorno nella struttura e l’occasione per tracciare il risultato della sua guida dal 2016 al 2024

“Qualità e bellezza è il titolo che darei a questi otto anni – ha detto Hollberg -. Tutto quello che avevo anticipato sono riuscita a portarlo a termine, grazie a uno staff favoloso. Abbiamo rinnovato il museo, portandolo nel XXI secolo, con la digitalizzazione di tutte le collezioni”.

Le ultime due tappe del suo viaggio sono l’ingresso e la facciata della struttura rinnovati. Così la Galleria dell’Accademia ha migliorato i percorsi di accesso dei turisti, la fruibilità, la sicurezza e potrà aumentare la compresenza massima di persone all’interno.

Tra i passi compiuti anche quello di cambiare completamente il volto alla Gipsoteca, creare “musei nel museo” grazie all’offerta di nuovi percorsi artistici, incrementare le collezioni con acquisizione di opere, organizzare mostre di rilevanza internazionale e pubblicare cataloghi scientifici.

Poi c’è stato anche l’aspetto legale con la pronuncia per la tutela dell’immagine del David di Michelangelo come simbolo dell’identità nazionale, tramite l’ordinanza del Tribunale di Firenze nel 2017, che ne contrasta l’uso illecito ai fini commerciali. Ma è stato proprio “l’andare oltre il David” a riassumere l’operato di Cecilie Hollberg.

“Abbiamo messo molto impegno per distribuire i flussi dei visitatori in tutto il museo – ha sottolineato la direttrice -. Non volevo solo il David al centro dell’attenzione. Siamo riusciti a portare i visitatori ovunque ed è una bella soddisfazione. Era una grossa promessa che abbiamo mantenuto”.

Gli effetti del suo operato si vedono nei numeri: dal 2015 al 2023 le visite sono aumentate del 42% ed hanno superato la quota record di due milioni; gli introiti, nello stesso periodo, hanno segnato un +113% arrivando a sfiorare i venti milioni di incassi nell’anno passato.

La Galleria dell’Accademia poi piace ai giovani: il 50% di chi acquista il biglietto ha meno di 25 anni. Solo il 13% infine vede nel David di Michelangelo l’unica ragione della visita, a conferma che ormai tutto il museo è attrattivo.

 

 

marco crimi

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